Architettura: ricchezza e povertà. È questo il tema della seconda edizione del Festival dell’Architettura di Parma diretto da Carlo Quintelli, una quarantina di mostre ed eventi (incontri, dibattiti, conferenze, workshop) sparsi per la città e distribuiti lungo un’intera settimana.
La domanda è senza mezzi termini: cosa fa (e può fare) l’architettura per la ricchezza e la povertà? A portare una testimonianza ‘alternativa’, le esperienze del gruppo africano Adua, i recuperi urbani di Buenos Aires, Rio de Janeiro, Città del Messico e l’Havana e l’insegnamento del maestro indiano Raj Rewall.
E, mentre un’esposizione si concentra sugli interventi di edilizia popolare di grande scala, spesso i più criticati, come il Gallaratese di Aymonino a Milano, il Corviale di Fiorentino a Roma e lo Zen di Gregotti a Palermo, un’altra rassegna azzarda il confronto con la trasformazione della città più ricca, quella contemporanea dei progetti di Foster, Rogers, Fuksas e Piano. Infine, alcuni esperti parleranno di architettura attraverso diversi punti di vista: Marc Augé sul valore dei luoghi, Oliviero Toscani sulla fotografia in architettura, Furio Colombo sul simbolismo dell’architettura prima e dopo l’11 settembre. E.S.
Parma – Italia
Festival dell’architettura
19.9.2005 – 25.9.2005
https://www.festivalarchitettura.it
Ricchezza e povertà al Festival dell’architettura
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- 19 settembre 2005