Musica e architettura nell’età di Terragni: un convegno a Milano

Noto per le sue architetture – dalla milanese Casa Rustici alla Casa del Fascio di Como –, Giuseppe Terragni (1904-1943) è stato però anche un grande appassionato di musica, nonché violinista dilettante. Proprio a questo lato, di certo il meno noto, del grande architetto razionalista, è dedicata un’intera giornata di studi, con il coordinamento scientifico di Claudio Toscani, in programma a Milano il 18 gennaio.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il lavoro commissionato dal Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della nascita di Giuseppe Terragni al Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, che ha portato a una serie di studi e ricerche inediti.

Al centro dell’attenzione, il legame tra alcune opere di Terragni e del compositore Alfredo Casella, i collegamenti tra il progettista comasco e il gruppo dei musicisti futuristi (tra di loro, Russolo e Balilla Pratella) e, ancora, l’analisi delle opere liriche composte da Gian Francesco Malipiero che, in comune con la cultura dell’epoca, avevano il mito della romanità classica. Non ultimo, il rapporto con il musicista, comasco anche lui, Massimo Bontempelli, legato a Terragni (almeno per un certo periodo) da un rapporto di profonda stima e amicizia. Tra gli altri, prenderanno parte al convegno Elio Franzini, Attilio Terragni, Ornella Selvafolta e Raffaella Valsecchi. E.S.

18.1.2005, h 10
Musica e architettura nell’età di Giuseppe Terragni
Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Milano
piazza S. Alessandro 1, Aula A1

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