Quella che ha da poco aperto i battenti a Berlino, è la più ampia esposizione mai organizzata sull’attività dell’architetto più glamour del mondo, l’olandese Rem Koolhaas (classe 1944), sul suo “ufficio” di architettura OMA (85 persone di base a Rotterdam) e sulla sua think-tank teorico-concettuale AMO. L’occasione la offre l’imminente inaugurazione dell’ambasciata olandese di Berlino, firmata proprio dallo studio olandese. E perfino la sede dell’esposizione, la Neue Nationalgalerie di Mies van der Rohe, sembra essere la location più indicata a ospitare le opere di uno dei teorici e dei professionisti più discussi a livello internazionale, già vincitore del Pritzker e del Praemium Imperiale.
In prima linea nella ricerca di materiali, metodi e tecniche e alla costante ricerca dell’innovazione - in ogni progetto: dalla casa di Bordeaux (secondo il settimanale Time il miglior progetto dell’anno: era il 1998) al nuovo quartier generale della tv cinese a Pechino -, Koolhaas ha coinvolto nell’organizzazione dell’esposizione gli artisti che sono soliti collaborare con lui. Tony Oursler, per esempio, propone l’installazione multimediale Junkspace; Jeff Preis è l’autore di un film sperimentale; Candida Höfer presenta le nuovissime immagini dell’ambasciata olandese a Berlino.
In marzo, la mostra sarà esposta alla Kunsthal di Rotterdam (progettata da Koolhaas) e proseguirà poi in altre sedi internazionali.
fino a 18.1.2004
Content – Rem Koolhaas / OMA / AMO. Bauten, Projekte und Konzepte seit 1996
Neue Nationalgalerie, Berlino
Tutto Koolhaas, in una mostra “XL” a Berlino

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- 19 novembre 2003
