Si presentano come gocce di cristallo trasparente le due ante del nuovo (ideale) ingresso alla Bologna del futuro disegnate da Mario Cucinella, in piazza Re Enzo, che sarà inaugurato stamattina alle 11. Una porta che si apre sui mille metri quadrati di spazio espositivo (200 metri quadrati a livello del suolo e 800 sotterranei) del nuovo “eBO” o urban center che, attraverso disegni, filmati, fotografie e modelli, e per i prossimi due anni, avrà il compito di raccontare agli abitanti di Bologna come cambierà il volto della loro città.
Le gocce sono posate su un piano leggermente rialzato rispetto al livello della pavimentazione della piazza e sono rivestite da una doppia pelle: all’esterno di vetro laminato e curvato; all’interno, formata da una serie di tubi verticali di plexiglas trasparenti. Durante il giorno la luce naturale si riflette sull’involucro, di notte la luce (artificiale) è invece proiettata dall’interno, mentre una copertura quasi interamente opaca permette un maggiore controllo della luminosità. Costo della struttura: 1,6 milioni di euro.
Con l’inaugurazione dell’urban center prosegue l’ampio piano, avviato dal comune di Bologna qualche anno fa, per lo sviluppo delle sue infrastrutture culturali e il recupero del patrimonio storico e architettonico e che si è già concretizzato nella Manifattura delle Arti. Ovvero il recupero, su progetto di Aldo Rossi, di uno spazio di 100mila metri quadrati (area dell’ex Macello) in pieno centro cittadino destinati a diventare uno dei poli culturali più importanti a livello europeo, che al suo interno raggruppa la cineteca, il dipartimento di Scienze della Comunicazione, la biblioteca, gli archivi della fotografia e della grafica, i laboratori del Dams, un auditorium, e un centinaio di alloggi di edilizia abitativa sovvenzionata. In corso di realizzazione, il recupero dell’ex Forno del pane a nuova sede della Galleria d’Arte Moderna.
La Bologna di domani nell’urban center di Cucinella
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- 15 luglio 2003