“Una struttura d'ossa, una città d’ossa, fatta di ossa abitabili”. Così Aldo Rossi (1931-97) descriveva il suo progetto per il Cimitero di Modena, una delle sue opere pubbliche più note e suggestive. Un grande cubo di mattoni rossi domina la struttura e contrasta in modo netto con il paesaggio circostante: una spoglia pianura padana che, d’inverno, si trasforma in una distesa bianca di neve.
Nella sua autobiografia, ricordando la nascita del progetto, l’architetto milanese, vincitore del Pritzker Prize nel 1990, scrisse che il 1971 rappresentò un punto di svolta nella sua vita. Complici un incidente d’auto e una serie di giornate trascorse in ospedale, cominciò a farsi strada l’idea di un cimitero pensato come una ‘città dei morti’.
Il progetto di Rossi è oggi il protagonista di una mostra, curata dalla Galleria Civica e dalla Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee del Ministero, che lo racconta attraverso i bellissimi disegni del ‘pittore-architetto’ e attraverso un modello. E offre l’occasione anche per presentare l’acquisizione degli Archivi di Aldo Rossi da parte del DARC.
fino a 3.11.2002
Aldo Rossi. Il Cimitero di Modena. I disegni e un modello
Palazzo Santa Margherita
corso Canalgrande 103, Modena
https://www.comune.modena.it/galleria
Aldo Rossi e il cimitero di Modena
View Article details
- 30 settembre 2002