Una grande scatola di vetro (alta 10 metri e larga 55) sospesa sui binari ferroviari che, attraverso un ponte di ferro lungo 300 metri, collegherà due quartieri della capitale: Pietralata e Nomentano. All’interno, una serie di “globi” conterranno le funzioni più esclusive (vip lounges, uffici con collegamento internet, ristoranti e sale conferenze). È questo, in sintesi, il progetto vincitore del concorso per la nuova stazione romana Tiburtina, destinata a diventare il punto di scambio e di passaggio dei treni ad alta velocità, da e verso il Sud Italia. A firmarlo, l’architetto Paolo Desideri, arrivato alla seconda fase di un concorso internazionale, bandito dalle Ferrovie dello Stato insieme al Comune di Roma nel marzo 2000, insieme ad altri 3 progettisti, Aldo Aymonino, Francesco Purini e Otto Steidle.

Per la stazione, la prima in Italia ad essere sopraelevata, sono previste soluzioni innovative dal punto di vista bioclimatico, per il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo. In cantiere anche un grande centro commerciale e otto blocchi di uffici, dal lato del quartiere Pietralata; un ipermercato, un albergo, la nuova sede del municipio e un edificio per attività sportive e culturali dalla parte del quartiere Nomentano.

https://www.nodotiburtina.com