Per una cultura delle reti

La complessità sempre maggiore dello sviluppo urbano richiede oggi la promozione di una vera e propria “cultura delle reti”, che consentirebbe migliori prestazioni alle diverse scale di intervento, dal singolo edificio alla città.

La concentrazione crescente della popolazione nelle città e la densità delle aree urbane che ne deriva richiedono il migliore impiego e soprattutto l’evoluzione intelligente delle reti e lo sviluppo dei nodi, quali elementi cruciali del loro funzionamento. Mobilità, trasporti e servizi di qualsiasi natura sul territorio, che riguardino energia, acqua, rifiuti o dati e telecomunicazioni, performano meglio se connessi, allacciati, integrati, con gerarchie governate e flussi monitorati.

Se la complessità sempre maggiore, dovuta alla crescita e alla domanda più articolata e quantitativamente più estesa, è diventata la dimensione dello sviluppo urbano da riconoscere e gestire, i rischi da arginare sono quelli dovuti alla complicazione di sistemi che tendono a non parlarsi generando sprechi e conservando pericolose autonomie. Gli esempi attraversano tutti i settori, con impatti sull’economia e la qualità della vita nelle città. “Fare rete”, si dice in altro contesto, quando si punta a far funzionare meglio cluster produttivi e sistemi di aziende, proprio evocando il funzionamento articolato, strutturato e capillare delle reti che distribuiscono flussi, materiali e immateriali. In altri contesti ancora, le reti hanno anche la funzione di proteggere, raccogliere, costituire riparo, fare barriera. Tutti valori necessari, considerati i tempi che corrono. 

Eppure i sistemi di infrastrutturazione di territorio e città sembrano distantissimi da quel funzionamento virtuoso “a rete” che consentirebbe migliori prestazioni funzionali, consumi ottimizzati, azzeramento degli sprechi e delle dispersioni e minore occupazione di suolo. Ancora non si approfitta abbastanza né delle possibilità offerte dal digitale, né dei vantaggi che potrebbero scaturire da pianificazione, programmazione e progettazione integrata e multidisciplinare, sia alla scala urbana sia dell’edificio. Le difficoltà che DomusAir incontra a trovare modelli e best practice da raccontare sulle pagine della rivista la dice lunga sulla strada da fare. Gli scenari futuri appaiono tuttavia confortanti, ma serve promuovere una vera e propria cultura delle reti: la straordinaria quantità di dati disponibili, aumentati con altri facilmente ricavabili interrogando opportunamente le banche dati, potrebbero informare i progetti con benefici altrettanto straordinari sulle performance. 

Ancora non si approfitta abbastanza né delle possibilità offerte dal digitale, né dei vantaggi che potrebbero scaturire da pianificazione, programmazione e progettazione integrata e multidisciplinare, sia alla scala urbana sia dell’edificio.

Che si tratti di trasporti, di acqua, di energia o di rifiuti, le reti e i loro nodi sono l’infrastruttura per alimentare insediamenti e servizi in modo ottimizzato, per innervare efficientemente territorio e città e per monitorare adeguatamente consumi e impatti. L’approccio che riconosce reti e nodi quali elementi sostanziali per la qualità dei progetti vale anche per gli edifici e i sistemi di edifici ed è oggi favorito dall’impiego della modellazione complessa, supportata dai dati che caratterizzano ogni componente dell’architettura, delle strutture e degli impianti. Guardare la città attraverso i layers delle reti offre elementi determinanti per misurare benessere dei cittadini e basi per un’economia solida a medio e lungo termine. 

DomusAir n. 9. Copertina

Dalla mobilità al sistema dei servizi, al verde, all’energia, al digitale, la misurabilità di quantità e prestazioni è assicurata dalle mappature e dal monitoraggio dei flussi. E i rischi prospettici legati agli effetti del cambiamento climatico, con l’accentuarsi dei fenomeni meteorologici e l’aumento delle temperature rendono più necessario e urgente il ripensamento di intere reti e nodi. Continuiamo a guardare agli aeroporti, anche per questi temi, come laboratori di innovazione e sperimentazione di soluzioni sia tecnologiche sia operative. Nella complessa posizione di nodi traffico, di accessibilità e scambio fra diversi modi di trasporti, consumatori massivi di energia, con impatti forti su ambiente e territorio, stanno lavorando sodo su tutti i fronti, dalle infrastrutture all’energia, al digitale, alla sostenibilità, con grande focalizzazione su reti e rapporti con i territori.

DomusAir

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