Arcipelago Italia. Appennino Settentrionale e Centrale

Progetti di rigenerazione e ricucitura, infrastrutture deboli e micro-interventi. Il percorso di “Arcipelago Italia” prosegue nelle aree interne dell’Italia centrale.

Dallo snodo del Colle di Cadibona (Savona) l’itinerario si biforca: se da un lato prosegue verso est lungo le Alpi, dall’altro imbocca la dorsale appenninica verso sud fino alla Bocca Trabaria (Pesaro e Urbino). In questi luoghi, l’architettura cerca di ricucire il rapporto con la natura e si confronta con l’intensa rete di infrastrutture. I progetti valorizzano connessioni lente su vasta scala, come nel caso del progetto in Val di Setta – dove i Comuni hanno sottoscritto un piano regionale di rigenerazione culturale e ambientale – e della ciclovia di Massarosa – dove è stato costruito un percorso ciclo-pedonale che costeggia il lago per un chilometro.

Fig.1 Microscape, Shared walk-cycle path “Fior di Loto”, Massarosa, Italy, 2015. Photo © Pietro Savorelli
Fig.2 MiR_Architettura, Piazza De Gasperi, Bagnoregio, Italy, 2017. Photo © Moreno Maggi
Fig.3 RPBW, Children’s Hospice, Bologna, ongoing. © RPBW, rendering Cristiano Zaccaria
Fig.4 Mario Cucinella Architects, Multifunctional centre for art and culture, Bondeno, 2017. Photo © Daniele Domenicali
Fig.5 Mario Cucinella Architects, Multifunctional centre for art and culture, Bondeno, 2017. Photo © Daniele Domenicali
Fig.6 Carlo Ratti Associati, The Learning Garden, Lavezzo, Italy, 2014. Photo © Daniele Iodice
Fig.7 AAA Office, Public space refurbishment, Compiano, Italy, 2017. Photo © Luca Mantovani
Fig.8 Laboratorio Permanente, Il Giardino Coperto Kindergarten, Correggio, 2013. Photo © Luca Santiago Mora
Fig.9 Laboratorio Permanente, Il Giardino Coperto Kindergarten, Correggio, 2013. Photo © Luca Santiago Mora
Fig.10 Reggio Children, Educational centre “Di Onda in Onda”, Ventasso, Italy. Photo © Atelier Di Onda in Onda
Fig.11 Marco Ferreri, Sustainable hamlet, Coli, Italy, ongoing. Photo © Max Rommel
Fig.12 Mario Cucinella, Casa della Musica, Pieve di Cento, Italy, 2017. Photo © Moreno Maggi
Fig.13 Ciclostile Architettura, “Bassa Velocità” initiative, Val di Setta, Italy, 2017
Fig.14 Alvisi Kirimoto + Partners, Cantina Podernuovo, San Casciano dei Bagni, Italy, 2013. Photo © Fernando Guerra
Fig.15 Spazi Consonanti, Scattered museum of the land and the local olive cultivar, Seggiano, 2018
Fig.16 Lorena Alessio Associati, H.E.L.P 6.5, Accupoli, temporary civic centre, 2018. Photo © Giorgio Gulmini
Fig.17 Thomas Herzog Architekten, 2068: pedestrian bridge over the Esino River, Rosora, 2017. Photo © Verena Herzog
Fig.18 Cimini Architettura, Padiglione della Transumanza,Frisa, 2015. Photo © Sergio Camplone
Fig.19 Andrea Dragoni Architetto, Cemetery extension, Gubbio, 2011. Photo © Massimo Marini
Fig.20 Andrea Dragoni Architetto, Cemetery extension, Gubbio, 2011. Photo © Alessandra Chemollo
Fig.21 Nazzareno Petrini, La Fornace eFFeMMe 23 library, Maiolati Spontini, 2007. Photo © Paolo Semprucci
Fig.22 Nazzareno Petrini, La Fornace eFFeMMe 23 library, Maiolati Spontini, 2007. Photo © Paolo Semprucci
Fig.23 Burnazzi Feltrin Architetti, Civic centre for young and old, Poggio Picenze, Italy, 2015. Photo © Carlo Baroni
Fig.24 Burnazzi Feltrin Architetti, Civic centre for young and old, Poggio Picenze, Italy, 2015. Photo © Carlo Baroni
Fig.25 Enzo Eusebi + partners, Opificio Sal.Pi Uno, Preci, 2015. Photo © Pietro Savorelli
Fig.26 Idea+, CasermArcheologica, Sansepolcro, Italy, 2017. Photo © Sissi Cesira Roselli, Casa Nera
Fig.27 Tier Studio, La casa nera, Urbania, 2012. Photos © Fabio Mantovani
Fig.28 Amanzio Farris, Ruins with a view, Rocca Canterano, 2015. Photo Amanzio Farris
Fig.29 Amanzio Farris, Ruins with a view, Rocca Canterano, 2015. Photo Amanzio Farris

Altri sono micro connessioni nello spazio pubblico come nel borgo di Compiano – con la riqualificazione dell’antico maniero e dell’area circostante – e a Bagnoregio – dove due livelli sono stati messi in connessione in modo semplice ma ingegnoso. La progettazione risponde a una natura matrigna con calibrate misure post-sisma nella scuola The Learning Garden, oppure ristabilendo forme inedite di complicità tra vecchio e nuovo come nella centrale idroelettrica a Ligonchio e nel museo dell’olio di Seggiano. Ancora, la Cantina Podernuovo si integra nel paesaggio senza soluzione di continuità visuale; la scuola materna Il Giardino Coperto è in diretto contatto con il giardino. Imboccato l’Appennino Centrale, s’incontra La casa nera che dialoga con la natura, ora mimetizzandosi, ora emergendo. A Sansepolcro vi è un’esemplare rigenerazione di un’ex caserma dei carabinieri. A Gubbio, l’ampliamento del cimitero ospita spazi di riflessione, mentre il ponte pedonale sul fiume Esino ritaglia spazi dedicati alla sosta. L’ex fornace di Maiolati Spontini è oggi luogo di aggregazione e sapere. Avvicinandosi ai Monti Sibillini, dalla comunione con il paesaggio nasce l’opificio di Preci. Nei progetti a Poggio Picenze e Accumoli l’architettura tenta di rispondere ai danni provocati dal sisma. Il Padiglione della Transumanza riconnette, infine, lembi di un percorso radicato nella storia, portando a nuova vita i tratturi.

Questo articolo è parte di “Arcipelago Italia”, lo speciale dedicato al Padiglione Italia, in allegato a Domus 1025, giugno 2018.

  • Arcipelago Italia
  • Mario Cucinella
  • Italia
  • fino al 26 novembre 2018
  • Arsenale della Biennale di Venezia
  • Campiello Tana 2169/F, Venezia