Arcipelago Italia. Appennino Settentrionale e Centrale

Progetti di rigenerazione e ricucitura, infrastrutture deboli e micro-interventi. Il percorso di “Arcipelago Italia” prosegue nelle aree interne dell’Italia centrale.

Mario Cucinella, Casa della Musica, Pieve di Cento, Italy, 2017. Photo © Moreno Maggi

Dallo snodo del Colle di Cadibona (Savona) l’itinerario si biforca: se da un lato prosegue verso est lungo le Alpi, dall’altro imbocca la dorsale appenninica verso sud fino alla Bocca Trabaria (Pesaro e Urbino). In questi luoghi, l’architettura cerca di ricucire il rapporto con la natura e si confronta con l’intensa rete di infrastrutture. I progetti valorizzano connessioni lente su vasta scala, come nel caso del progetto in Val di Setta – dove i Comuni hanno sottoscritto un piano regionale di rigenerazione culturale e ambientale – e della ciclovia di Massarosa – dove è stato costruito un percorso ciclo-pedonale che costeggia il lago per un chilometro.

Altri sono micro connessioni nello spazio pubblico come nel borgo di Compiano – con la riqualificazione dell’antico maniero e dell’area circostante – e a Bagnoregio – dove due livelli sono stati messi in connessione in modo semplice ma ingegnoso. La progettazione risponde a una natura matrigna con calibrate misure post-sisma nella scuola The Learning Garden, oppure ristabilendo forme inedite di complicità tra vecchio e nuovo come nella centrale idroelettrica a Ligonchio e nel museo dell’olio di Seggiano. Ancora, la Cantina Podernuovo si integra nel paesaggio senza soluzione di continuità visuale; la scuola materna Il Giardino Coperto è in diretto contatto con il giardino. Imboccato l’Appennino Centrale, s’incontra La casa nera che dialoga con la natura, ora mimetizzandosi, ora emergendo. A Sansepolcro vi è un’esemplare rigenerazione di un’ex caserma dei carabinieri. A Gubbio, l’ampliamento del cimitero ospita spazi di riflessione, mentre il ponte pedonale sul fiume Esino ritaglia spazi dedicati alla sosta. L’ex fornace di Maiolati Spontini è oggi luogo di aggregazione e sapere. Avvicinandosi ai Monti Sibillini, dalla comunione con il paesaggio nasce l’opificio di Preci. Nei progetti a Poggio Picenze e Accumoli l’architettura tenta di rispondere ai danni provocati dal sisma. Il Padiglione della Transumanza riconnette, infine, lembi di un percorso radicato nella storia, portando a nuova vita i tratturi.

Questo articolo è parte di “Arcipelago Italia”, lo speciale dedicato al Padiglione Italia, in allegato a Domus 1025, giugno 2018.

Titolo:
Arcipelago Italia
A cura di:
Mario Cucinella
Padiglione:
Italia
Date di apertura:
fino al 26 novembre 2018
Luogo:
Arsenale della Biennale di Venezia
Indirizzo:
Campiello Tana 2169/F, Venezia

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