Nero poetico. Il debutto del Madagascar alla Biennale di Venezia

La prima volta del Madagascar alla Biennale di Venezia, con Joël Andrianomearisoa, è un’installazione che spicca per intensità.

“I have forgotten the night” è un’indagine sul nero, uno dei colori che l’artista Joël Andrianomearisoa indaga più frequentemente. Centinaia di sottili strati di carta da collage nera ondeggiano leggermente accompagnati da una voce che legge un testo e da una musica dolce. La prospettiva centrale creata con precisione in un padiglione che occupa una metà lunga e stretta delle Artiglierie dell’Arsenale – l’artista si è formato a Parigi come architetto – il suono, la permeabilità delle centinaia di lunghe strisce di carta che pendono dal soffitto, ci si passa attraverso senza attrito, tutto concorre a rendere il padiglione un momento gentile all’interno di una biennale complessivamente dura, quando non espressamente angosciante.

Joël Andrianomearisoa, I have forgotten the night Vista dell’installazione del Padiglione del Madagascar alle Artiglierie dell’Arsenale, Biennale d’Arte di Venezia 2019

Foto Patrice Sour   

Joël Andrianomearisoa, I have forgotten the night Vista dell’installazione del Padiglione del Madagascar alle Artiglierie dell’Arsenale, Biennale d’Arte di Venezia 2019

Foto Patrice Sour   

Joël Andrianomearisoa, I have forgotten the night Vista dell’installazione del Padiglione del Madagascar alle Artiglierie dell’Arsenale, Biennale d’Arte di Venezia 2019

Foto Patrice Sour   

Joël Andrianomearisoa, I have forgotten the night Vista dell’installazione del Padiglione del Madagascar alle Artiglierie dell’Arsenale, Biennale d’Arte di Venezia 2019

Foto Patrice Sour   

Il testo dei curatori, Rina Ralay Ranaivo ed Emmanuel Daydé, è in perfetta sintonia e comincia con un verso di Jean Racine “E abbiamo notti più belle delle vostre giornate”. Quelle profonde dei cieli malgasci, suppongo. E quelle che sembrano ancora più profonde quando la malinconia è il sentimento, notti senza incubi. Se uno dei temi immediatamente leggibili di questa biennale è quello della cultura africana e afroamericana questo lavoro dice una parola diversa dalle altre. Non discute di identità e nemmeno di colonialismo. È semplicemente denso come il nero della carta di cui è fatto.

  • Madagascar
  • Joël Andrianomearisoa
  • Artiglierie dell’Arsenale, Venezia
  • 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia
  • 11 maggio - 24 novembre 2019