Venice Design Biennial 2023 torna a Venezia e sarà visitabile fino al 18 giugno, durante il primo mese della Biennale di Architettura. L’esposizione indaga il tradizionale concetto di esotismo nella contemporaneità: se attualmente non affascina più tanto la lontananza (nello spazio, nel tempo) ma la differenza (di prossimità) e se non c’è più un esterno da conquistare, la soluzione è auto-colonizzarsi. Un tema che viene espresso in varie declinazioni nella mostra collettiva Auto-Exotic, curata da Francesca Giubilei e Luca Berta, ma anche in una serie di progetti collaterali di aziende, gallerie e designer.  Per questa quarta edizione di Venice Design Biennial è stata selezionata anche la collezione New Atomic Age di Elena Salmistraro per Scapin Collezioni e, in particolare, tre arredi in edizione limitata: l’appendiabiti Particella, il vaso Catodo e il coffee table Nuclide, prodotti sotto l’art direction di Studio MILO. Il brand si trova all’interno dello spazio della Bocciofila di San Sebastiano e mette in mostra una collezione in cui emergono intarsi ebanistici e innovativi intrecci tra marmo e resina: tavoli, tavolini, panche, appendiabiti e vasi per spazi pubblici e residenziali.  “Particella, Catodo e Nuclide nascono come rappresentazione contemporanea dell’era atomica”, spiega Elena Salmistraro. “Già questo basterebbe per spiegare il legame con "auto-esotico", tuttavia, questi oggetti sono senza luogo, carichi di riferimenti, ma senza alcun legame. Sono atomici, ma tribali; ultra-moderni nella tecnica realizzativa, ma anche primitivi nell’immagine. L’idea iniziale era quella di raccontare il futuro visto dal passato, riletto in chiave contemporanea, una sorta di viaggio nel tempo”.