Progettata nel 1969, la lampada Gravita finalmente prende vita

Pensata nel 1969 ma mai realizzata per limitazioni tecnologiche, la lampada Gravita di Antonio Macchi Cassia per Stilnovo è in ora competizione per il Compasso d’Oro.

Disegnata da Antonio Macchi Cassia per Stilnovo, Gravita è una lampada da tavolo disegnata costituita da una coppia di sfere: una in vetro e una ‘satellite’ in metallo che può essere orientata in ogni direzione. La sfera in metallo è tagliata nella parte inferiore e si trova all’interno di quella di vetro. Le due parti sono tenute assieme da magneti e aderiscono perfettamente alla superficie curva del vetro. In questo modo la sfera in metallo può scorrere e ruotare liberamente sulla superficie della sfera di vetro cambiando orientamento del fascio di luce.    

Fig.1 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.2 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.3 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.5 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.6 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.7 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.8 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.9 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.10 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018
Fig.11 Antonio Macchi Cassia, lampada Gravita per Stilnovo, 2018

Le due sfere corrispondono a due lampade, indipendenti come accensione, che generano due tipologie di luce diversa: la sfera in vetro restituisce una luce diffusa, la sfera metallica una luce orientata. Per la realizzazione della sfera in vetro, Stilnovo si è affidato a mastri vetrai artigiani di Venezia che sono riusciti a soffiare il vetro mantenendo lo stesso spessore in ogni punto. 

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