Per decenni l’horror è stato una forma di produzione minore. Film di rapido consumo, pensati per suscitare reazioni immediate e per giocare con istinti bassi, tutto l’opposto di ciò che per larga parte del Novecento si considerava “cinema alto”. Solo nella seconda metà del secolo il genere ha cominciato a vivere di film creativi e liberi.
Gradualmente si è liberato dell’idea di dover solo spaventare e sempre più registi ribelli e sovversivi hanno cominciato a fare cose interessanti con i film di paura, fino all’epoca moderna, in cui è il genere in cui più di tutti avviene la sperimentazione.
Questi, per noi, sono i dieci horror fondamentali che sono anche opere d’arte.
