In Piazza San Marco a Venezia, la facciata delle Procuratie Vecchie – aperte al pubblico da soli tre anni dopo il restauro e la rifunzionalizzazione firmate da David Chipperfield Architects , ex–guest editor di Domus – accoglie Dreams in Transit, curata dalla Art for Action Foundation. Si tratta di un’installazione partecipativa che invita a riflettere sulla complessità dell’esperienza migratoria e su temi universali di identità e appartenenza.
L’opera monumentale, presentata da Amandine Lepoutre, Gabriele Galateri di Genola ed Emma Ursich, celebra il valore dell’inclusione ispirandosi al celebre progetto Inside Out di JR, componendosi di 100 ritratti fotografici in bianco e nero di rifugiati. Posti di spalle, incorniciati dalle finestre dell’edificio Cinquecentesco, i corpi di queste persone invitano lo spettatore a sentirsi parte di un’unica narrazione collettiva e ad assumere il medesimo punto di vista. Questo ribaltamento della frontalità del ritratto racchiude il senso concettuale dell’intero intervento: ciò che normalmente resta invisibile può ora prendere spazio e voce per mezzo di un tableau corale, aprendo la strada a nuove forme di comunità.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Art for Action e The Human Safety Net, fondazione internazionale da anni impegnata nell’integrazione di persone vulnerabili attraverso percorsi di formazione professionale e imprenditorialità. Dal 2017, il suo programma “Per i Rifugiati” ha sostenuto oltre 13mila persone in sei Paesi, contribuendo alla nascita di più di 650 start-up e alla creazione di 1.500 posti di lavoro.
Dreams in Transit è parte di un progetto più ampio che include anche la collettiva ospitata al terzo piano delle Procuratie, oggi Casa di The Human Safety Net. La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo 2026, con opere di Ange Leccia, Lorraine de Sagazan, Anouk Maugein, Leila Alaoui e Sarah Makharine.
