Venezia, dopo 500 anni riaprono le Procuratie Vecchie: il progetto è di Chipperfield

L’edificio storico in piazza San Marco è la nuova casa carbon neutral della fondazione The Human Safety Net, con un progetto firmato dall’ex guest-editor di Domus.

Dopo mezzo millennio, riaprono le Procuratie Vecchie in piazza San Marco, con progetto architettonico di David Chipperfield. “La storia di quest’edificio si intreccia con la storia di Venezia e dell’Italia” afferma il presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri. Iniziate dall’architetto Bartolomeo Bon nel 1517 e terminate dal Proto di Venezia, Jacopo Sansovino, nel 1538, all’origine qui risiedevano i procuratori di San Marco, che si occupavano della Basilica di San Marco e della città. Oggi l’edificio è la nuova casa di The Human Safety Net, la fondazione umanitaria di Generali. Metà del primo piano include gli uffici, l’altra metà e il secondo piano ospita invece istituzioni e associazioni, mentre il terzo piano è aperto al pubblico.

David Chipperfield inizia a raccontare il progetto sottolineando che “è un cliché dire che l’architettura è fondata sulla collaborazione, ma questo è oltremodo vero per questo specifico caso. Non è facile convincere un cliente commerciale a mettere cura e pazienza in progetti come questi, ma così è accaduto qui, grazie anche alla collaborazione con il Comune. Ora aspettiamo con impazienza di vedere l’edificio entrare a far parte di Venezia e rafforzare la dimensione pubblica che abbiamo cercato di valorizzare con il nostro intervento”.

Le Procuratie Vecchie, David Chipperfield, Piazza San Marco, Venezia. Foto Andrea Martiradonna
Fondazione The Human Safety Net, Migliore+Servetto, Procuratie Vecchie, Piazza San Marco, Venezia. Foto Andrea Martiradonna

La facciata è una quinta scenica continua che occupa tutto il lato nord di piazza San Marco: data l’originaria vocazione residenziale, la struttura è formata da più corpi di fabbrica accostati, in cui le unità abitative sono separate da setti murari serrati, distanti appena 5 m l’uno dall’altro. “La nostra prima sfida come architetti” – continua Chipperfield – “è stata quella di riutilizzare l’edificio in modo che i suoi limiti venissero valorizzati, cercando di fare dei muri che separano le unità una forza nel progetto. Continuiamo a riferirci a questo edificio come se fosse un corpo unico e coerente, quando non lo è: questo si manifesta esplicitamente attraverso il sistema di setti e l’assenza di un sistema di circolazione che collegasse l’intero edificio. Abbiamo scambiato l’idea di avere grandi stanze con quella dell’enfilade, della sequenza spaziale”. La seconda sfida, per l’ex guest-editor di Domus “è stata l'individuazione della sostanza fisica da recuperare: c’erano stanze con una qualità decorative e altre in cui era assente. Quindi, determinare l’oggetto del restauro è stato difficile, ma ci siamo affidati al materiale”.

L’architetto inglese afferma poi che “costruire in Italia non è mai facile in termini di pratiche burocratiche, ma il livello di artigianalità è preziosissima per un architetto. Quando abbiamo progettato il Neues Museum, ormai 20 anni fa, siamo venuti in Italia per conoscere questo ‘restauro morbido’, l’approccio culturale all’artigianato: come italiani, non dovresti mai sottovalutarlo”.

  

“Le ‘nuove’ Vecchie Procuratie sono parte del progetto più ampio che stiamo conducendo nell’area Marciana, partito nel 2019.” spiega Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali Group, “Siamo legati alla città e a questo intervento lo sottolinea, perché i primi uffici di Generali fuori Trieste sono stati proprio qui, fino agli anni Ottanta e al trasferimento a Mogliano Veneto”. La societa, infatti ha “prima portato il verde nell’area con l’intervento ai Giardini Reali, mentre oggi le Procuratie Vecchie portano una vita lavorativa e sociale a piazza San Marco, inserendo una funzione diversa da quella turistica”.

Dopo aver vinto il concorso nel 2017, David Chipperfield Architects Milan, di cui sono soci l’architetto inglese e Giuseppe Zampieri, completa così un intervento che riporta alla luce la materia originale del complesso, facendo uso di alcune fra le tecniche più veneziane più tradizionali: terrazzo per le arcate che si aprono sui setti, che uniformano così la circolazione, pastellone per le pavimentazioni e scialbatura sulle superfici in mattoni, ma anche cocciopesto, marmorino e cotto. Il progetto degli interni e l’allestimento espositivo è di Migliore+Servetto Architects, mentre il concept creativo di The home Venice è di Rampello & Partners Creative Studio. A breve distanza dalla presentazione del progetto “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”, l’edificio è stato progettato per essere carbon neutral.

David Chipperfield. Foto Benjamin McMahon
David Chipperfield. Foto Benjamin McMahon

Immagine in apertuta: Fondazione The Human Safety Net, Migliore+Servetto, Procuratie Vecchie, Piazza San Marco, Venezia. Foto Andrea Martiradonna

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