Lanciata il 3 novembre, la seconda edizione di Noor Riyadh – il festival annuale della luce e dell’arte inaugurato nel 2021 – vede il festival triplicare le sue dimensioni, con attivazioni in 40 location sparse per tutta la città di Riyadh, la Capitale dell’Arabia Saudita, e accompagnato per tre mesi da una mostra e da un programma pubblico.

Il festival è co-curato da Hervé Mikaeloff, Dorothy Di Stefano e Jumana Ghouth e il tema è “We Dream of New Horizons”. Incentrato su un senso di speranza per il futuro, il tema vuole riflettere la fiducia nel rinnovamento e nella trasformazione. Attraverso un senso di meraviglia, gli oltre 100 artisti hanno esplorato l’uso dell’illuminazione, la luce e il suo incontro con i materiali, per mettere in scena un’alterità.

Installazioni immersivi e site-specific, monumentali opere d’arte pubblica, sculture effimere, percorsi d’arte e realtà virtuale: il festival presenta oltre 120 installazioni, proiezioni su edifici e spettacoli di droni, creati da oltre 100 artisti sauditi e internazionali, provenienti da oltre 40 Paesi. Tra questi ci sono artisti di fama mondiale come teamLab, Daniel Buren, Douglas Gordon e Alicja Kwade, a cui saranno affiancati talenti sauditi, tra cui Muhannad Shono, Ayman Zedani, Sarah Brahim e Ahaad Alamoudi.