Domus 1070 è in edicola, un numero dedicato al diritto di modificare il passato

Il magazine di luglio e agosto si focalizza sulla possibilità di modificare il passato attraverso l’architettura, con un approfondimento sull’opera del duo Neri&Hu. Sfoglia la gallery per scoprire i contenuti della rivista.

Editoriale/ Le opportunità dell’archittetura Nell’editoriale di Domus 1070, il guest editor racconta di una nuova tendenza per l’architettura: prolungare la vita degli edifici intrecciando l’esistente con le nuove invenzioni, come Viollet-le-Duc.

Testo Jean Nouvel. Foto Stefan Altenburger. Courtesy of Galerie Eva Presenhuber, Zurich. © Urs Fischer 

Saggi/ Experimental preservation – Ricollocare l’architettura Docente e direttore del corso di Historic Preservation presso il GSAPP della Columbia University, Jorge Otero-Pailos scrive della necessità di pensare il progetto architettonico anche attraverso il ciclo di vita dei suoi componenti: un modo di creare significato ricollocando i materiali attraverso lo spazio e il tempo.

Testo Jorge Otero-Pailos. Foto Marco Cappelletti. Courtesy of La Biennale di Venezia  

Saggi/ Venezia – Una città di transito in transizione L’architetta Laura Fregolent riflette sulla pressione esercitata dal turismo su Venezia, ma anche sui principali centri storici italiani ed europei, ha risvolti pesanti sul tessuto fisico e sociale delle città.

Testo Laura Fregolent. Foto courtesy of UNA studio © Melania dalle Grave, DSL studio

Architettura/ Neri&Hu – Sintesi organica Quando la sfida è il confronto con l’esistente, lo studio di Shanghai rivela una grande maestria nel lavorare con proporzioni, superfici, texture e dettagli, rifuggendo la retorica della forma.

Testo Sarah M. Whiting. Foto Jiaxi Yang & Zhu Zhe  

Architettura/ Neri&Hu – The Waterhouse at South Bund 14, Shanghai, China, 2010 Immaginata come un edificio che poggia su una roccia, la casa del tè sorge su una base di calcestruzzo battuto, mentre l’ampio tetto di rame riprende la linea della copertura della costruzione che racchiude.

Testo Neri&Hu. Foto Chen Hao

Architettura/ Neri&Hu – Fuzhou Teahouse 22, Fuzhou, Fujian, China, 2021 Un ex edificio militare usato dall’esercito giapponese negli anni Trenta, dove il vero sforzo in questo progetto è stato contenere l’intervento di restauro e resistere all’impulso di correggere ogni difetto.

Testo Neri&Hu. Foto Pedro Pegenaute

Architettura/ Neri&Hu – The Chuan Malt Whisky Distillery 30, Emeishan, Sichuan, China, 2021 Tre anni lo studio ha vinto il concorso di progettazione, accettando la sfida di progettare una distilleria per il primo whisky prodotto in Cina da Pernod Ricard. Delimitato su tre lati da un torrente, il sito esemplifica il concetto cinese di dualità degli elementi naturali.

Testo Neri&Hu. Foto

Architettura/ Neri&Hu – Nantou City Guesthouse 28, Shenzhen, Guangdong, China, 2021 Nel villaggio urbano (cheng-zhong- cun) i resti preindustriali si annidano dentro un tessuto metropolitano apparentemente moderno. La città di Nantou, dove si trova questa pensione con 11 camere, ne è un esempio. Il progetto sceglie come fonte d’ispirazione la vita quotidiana dei vicoli della città.

Testo Neri&Hu. Foto Chen Hao  

Architettura/ MVRDV, Rotterdam Rooftop Days – Rotterdam Rooftop Walk, Rotterdam, the Netherlands, 2022 Realizzato per il Rotterdam Architecture Month, il percorso sospeso richiama l’attenzione sui tetti urbani e sul loro potenziale come spazio pubblico.

Testo MVRDV. Foto © Ossip van Duivenbode  

Architettura/ Sou Fujimoto Architects – Shiroiya Hotel, Maebashi, Gunma, Japan, 2020 Parte del recupero del centro cittadino, l’intervento ha l’obiettivo di ristrutturare e ampliare l’albergo esistente. Ibridando architettura, paesaggio e arte, la nuova struttura si pone come riferimento per la Maebashi del futuro.

Testo Sou Fujimoto Architects. Foto Katsumasa Tanaka  

Architettura/ SO – IL, Freaks Architecture – Site Verrier, Meisenthal, France, 2021 Una grande superficie ondulata di cemento colato in situ accorpa tre edifici di un’antica vetreria dismessa, e crea una piazza pubblica che conferisce una nuova identità di centro culturale al complesso industriale.

Testo Alessandro Benetti. Foto Iwan Baan

Architettura/ Serge Schoemaker Architects – Hoofddorp Fort, Hoofddorp, the Netherlands, 2020 Integrato nel paesaggio e parzialmente ipogeo, il forte militare nei pressi della cittadina olandese è stato recuperato e inserito in un parco urbano. La memoria del luogo si confronta ora con nuove attività culturali e didattiche.

Testo Serge Schoemaker Architects. Foto MWA Hart Nibbrig

Design/ Gaetano Pesce – Nessuno è perfetto Da vero pioniere, Pesce si è indirizzato verso il design come forma d’arte sempre attenta alle problematiche sociali. A raccontare il suo approccio è un’importante personale dedicata al suo lavoro, itinerante nei principali musei cinesi.

Testo Anty Pansera. Foto Zhang Zhizhou. Courtesy of Gaetano Pesce office and Design Society  

Reazione/ Dimmi: a chi appartieni? Il giornalista Olivier Schmitt analizza la catena di comando che governa ovunque l’edilizia, affermando poi che “gli edifici di domani devono anche appartenere a tutti noi: a chi è sensibile al bello, al giusto, all’utile, al durevole”.

Testo Olivier Schmitt. Foto Michael Moran. Courtesy of Frederick Fisher and Partners  

Diario/ Sostenibilità – Il Novartis Pavilion di Michele L’involucro è l’elemento di maggiore sforzo concettuale ed estetico del padiglione: un guscio metallico rivestito di 10.000 celle fotovoltaiche organiche.

Testo Alessandro Benetti. Foto © IART

Diario/ Negozi – Uno spazio di vendita e condivisione dentro un ovale barocco I riferimenti colti non mancano nel nuovo negozio Camper disegnato da Piovenefabi a Roma. Ci sono un po’ di Sottsass, Archizoom e David Hockney e, poi, c’è l’architettura barocca della vicina piazza di Spagna.

Testo Elena Sommariva. Foto Giaime Meloni

Diario/ Recensioni – FontanaArte e l’emozione del vetro A Venezia, sull’isola di San Giorgio Maggiore, nelle sale de Le Stanze del Vetro, la mostra “FontanaArte. Vivere nel vetro” propone un excursus che rilegge la produzione dello storico marchio di arredi e lampade italiano, attraverso i prodotti nati durante quattro art direction.

Testo Cecilia Fabiani. Foto Enrico Fiorese  

Diario/ Interni – Un piccolo spazio di grande valore sociale Aperto nell’ottobre 2021, Le Terrain è un interno dalla vocazione sociale e d’impatto visivo progettato da Office Abrami Rojas, a Parigi, nel 12. arrondissement.

Testo Giulia RIcci. Foto Francesca Iovene

Diario/ Aziende – Pellini, i pionieri delle schermature solari Alessandro Pellini racconta la storia dell’azienda di famiglia partendo dagli ultimi anni, segnati da sfide importanti e inattese.

Testo Antonio Armano

Domus Air/ Landing – Una nuova dimensione di speranza Il direttore editoriale Walter Mariotti dedica la pagina di apertura del quinto numero di DomusAir al ruolo delle infrastrutture in momenti di crisi come quello che viviamo: accresce la capacità delle istituzioni di servire i cittadini e accelera il rispetto dell’ambiente.

Testo Walter Mariotti. Foto UNStudio

Domus Air/ Projects – Un modello per il trasporto pubblico La nuova rete metropolitana di Doha è un progetto urbano che crea spazi pubblici migliorando l’esperienza pedonale dei cittadini e creando nuove abitudini per la comunità.

Testo UNStudio. Foto UNStudio

Domus Air/ Projects – Lo specchio di New York Il nuovo Terminal B dell’Aeroporto LaGuardia, con due hall a forma di isola a cui si accede dal terminal principale attraverso due ponti pedonali, riflette l’anima e la conformazione della città. Un’anima che è anche altamente tecnologica.

Testo WSP / HOK. Foto WSP / HOK

Domus Air/ Projects – La mobilità urbana nel 2040 A seconda delle circostanze e delle motivazioni di ogni nostro spostamento, potremo scegliere il percorso più adatto a noi, da casa verso una destinazione prescelta, grazie alle innovazioni del trasporto pubblico.

Testo Arne Lijbers

Domus Air/ Sustainability – La qualità della vita migliora con MaaS Mobility-as-a-Service è un sistema intelligente per muoversi in città in modo efficiente e autonomo, con ricadute positive sulla quotidianità. Come è avvenuto a Birmingham, in Alabama.

Testo Bianca Pischetola. Foto MaaS

Il numero di luglio-agosto di Domus 1070 si concentra sulla possibilità dell’architettura contemporanea di poter modificare il passato, o meno. Il Guest Editor 2022 Jean Nouvel nel suo Editoriale racconta di una nuova tendenza per l’architettura: prolungare la vita degli edifici intrecciando l’esistente con le nuove invenzioni, come Viollet-le-Duc. “L’architettura coglierà queste occasioni di osmosi per provare di essere ancora capace di sorprendere, inventare e accogliere testimonianze d’epoca?”

Segue nei Saggi Jorge Otero-Pailos, docente e direttore del corso di Historic Preservation presso il GSAPP della Columbia University, il quale scrive della necessità di pensare il progetto architettonico anche attraverso il ciclo di vita dei suoi componenti: un modo di creare significato ricollocando i materiali attraverso lo spazio e il tempo. A seguire, l’architetta Laura Fregolent riflette sulla pressione esercitata dal turismo su Venezia, ma anche sui principali centri storici italiani ed europei, ha risvolti pesanti sul tessuto fisico e sociale delle città.

La prima parte della sezione Architettura è dedicata all’opera di Neri&Hu. Lo studio di Shanghai rivela una grande maestria nel lavorare con proporzioni, superfici, texture e dettagli, rifuggendo la retorica della forma. Tra i loro progetti vediamo in rassegna The Waterhouse at South Bund, a Shanghai, riuso di un ex edificio militare usato dall’esercito giapponese negli anni Trenta. Segue Fuzhou Teahouse, una casa del tè immaginata come un edificio che poggia su una roccia. The Chuan Malt Whisky Distillery 30, a Shenzhen, invece, è il progetto per una distilleria per il primo whisky prodotto in Cina da Pernod Ricard. Chiude la sequenza Nantou City Guesthouse 28, una pensione con 11 camere nella città di Nantou.

Copertina di Domus 1070

Continua la sezione il progetto Rotterdam Rooftop Walk firmato MVRDV a Rotterdam. Realizzato per il Rotterdam Architecture Month, il percorso sospeso richiama l’attenzione sui tetti urbani e sul loro potenziale come spazio pubblico. Il Shiroiya Hotel di Sou Fujimoto Architects è invece parte del recupero del centro cittadino, l’intervento ha l’obiettivo di ristrutturare e ampliare l’albergo esistente. SO–IL e Freaks Architecture presentano una grande superficie ondulata di cemento colato in situ accorpa tre edifici di un’antica vetreria dismessa. Infine Serge Schoemaker ci parla dell’intervento di recupero del forte militare nei pressi della cittadina olandese di Hoofddorp.

Le pagine dedicate al Design sono incentrate sull’opera del designer italiano Gaetano Pesce. La storica e critica del design Anty Pansera, scrive come, da vero pioniere, Pesce si è indirizzato verso il design come forma d’arte sempre attenta alle problematiche sociali. A raccontare il suo approccio è un’importante personale dedicata al suo lavoro, itinerante nei principali musei cinesi. Chiude il numero una riflessione finale del giornalista, ex redattore d’arte e critico teatrale di Le Monde, Olivier Schmitt. Nello scritto analizza la catena di comando che governa ovunque l’edilizia, affermando poi che “gli edifici di domani devono anche appartenere a tutti noi: a chi è sensibile al bello, al giusto, all’utile, al durevole”.

Il Diario di questo mese, pagine dedicate all’attualità, è aperto dalla sezione Punti di vista, dove la curatrice Jane Withers e la ingegnera Lydia Kallipoliti discutono delle visioni alternative che la progettazione sta generando per far fronte ai cambiamenti climatici. Segue il nuovo Novartis Pavilion di Michele De Lucchi: un guscio metallico rivestito di 10.000 celle fotovoltaiche organiche. Lo studio Piovenefabi disegna il nuovo showroom Camper a Roma ricca di riferimenti, ci sono infatti un po’ di Sottsass, Archizoom e David Hockney e, poi, c’è l’architettura barocca della vicina piazza di Spagna. Andrea Bajani ci parla dell’appartamento dove ha scritto il suo romanzo Ogni promessa, scritto in una casa in prestito a picco sul mare diventa il “faro per una scrittura in burrasca”. Infine il direttore editoriale Walter Mariotti dialoga con Mike Meiré, co-fondatore della società di produzione culturale Neo Noto per promuovere la collaborazione tra artisti e aziende.

Copertina di DomusAir 5

In allegato a questo doppio numero, il quinto numero di DomusAir, uno speciale dedicato interamente a trasporti e le connessioni dell’era post-covid. Il focus del numero è “Connessioni digitali. Andare oltre l'infrastruttura fisica” e si suddivide in 5 sezioni: Hot Tips, temi, idee e persone in prima linea sul campo dei trasporti e dell’aviazione; Projects, i progetti in corso di stazioni, aeroporti e ponti nel mondo; Technology, ovvero l’innovazione digitale come motore del cambiamento, tra droni e treni alimentati ad idrogeno; Sustainability, sull’impatto globale delle interconnessioni; e infine Take Off, un saggio di Giulio De Carli sulla realizzazione delle infrastrutture del futuro.

Editoriale/ Le opportunità dell’archittetura Testo Jean Nouvel. Foto Stefan Altenburger. Courtesy of Galerie Eva Presenhuber, Zurich. © Urs Fischer 

Nell’editoriale di Domus 1070, il guest editor racconta di una nuova tendenza per l’architettura: prolungare la vita degli edifici intrecciando l’esistente con le nuove invenzioni, come Viollet-le-Duc.

Saggi/ Experimental preservation – Ricollocare l’architettura Testo Jorge Otero-Pailos. Foto Marco Cappelletti. Courtesy of La Biennale di Venezia  

Docente e direttore del corso di Historic Preservation presso il GSAPP della Columbia University, Jorge Otero-Pailos scrive della necessità di pensare il progetto architettonico anche attraverso il ciclo di vita dei suoi componenti: un modo di creare significato ricollocando i materiali attraverso lo spazio e il tempo.

Saggi/ Venezia – Una città di transito in transizione Testo Laura Fregolent. Foto courtesy of UNA studio © Melania dalle Grave, DSL studio

L’architetta Laura Fregolent riflette sulla pressione esercitata dal turismo su Venezia, ma anche sui principali centri storici italiani ed europei, ha risvolti pesanti sul tessuto fisico e sociale delle città.

Architettura/ Neri&Hu – Sintesi organica Testo Sarah M. Whiting. Foto Jiaxi Yang & Zhu Zhe  

Quando la sfida è il confronto con l’esistente, lo studio di Shanghai rivela una grande maestria nel lavorare con proporzioni, superfici, texture e dettagli, rifuggendo la retorica della forma.

Architettura/ Neri&Hu – The Waterhouse at South Bund 14, Shanghai, China, 2010 Testo Neri&Hu. Foto Chen Hao

Immaginata come un edificio che poggia su una roccia, la casa del tè sorge su una base di calcestruzzo battuto, mentre l’ampio tetto di rame riprende la linea della copertura della costruzione che racchiude.

Architettura/ Neri&Hu – Fuzhou Teahouse 22, Fuzhou, Fujian, China, 2021 Testo Neri&Hu. Foto Pedro Pegenaute

Un ex edificio militare usato dall’esercito giapponese negli anni Trenta, dove il vero sforzo in questo progetto è stato contenere l’intervento di restauro e resistere all’impulso di correggere ogni difetto.

Architettura/ Neri&Hu – The Chuan Malt Whisky Distillery 30, Emeishan, Sichuan, China, 2021 Testo Neri&Hu. Foto

Tre anni lo studio ha vinto il concorso di progettazione, accettando la sfida di progettare una distilleria per il primo whisky prodotto in Cina da Pernod Ricard. Delimitato su tre lati da un torrente, il sito esemplifica il concetto cinese di dualità degli elementi naturali.

Architettura/ Neri&Hu – Nantou City Guesthouse 28, Shenzhen, Guangdong, China, 2021 Testo Neri&Hu. Foto Chen Hao  

Nel villaggio urbano (cheng-zhong- cun) i resti preindustriali si annidano dentro un tessuto metropolitano apparentemente moderno. La città di Nantou, dove si trova questa pensione con 11 camere, ne è un esempio. Il progetto sceglie come fonte d’ispirazione la vita quotidiana dei vicoli della città.

Architettura/ MVRDV, Rotterdam Rooftop Days – Rotterdam Rooftop Walk, Rotterdam, the Netherlands, 2022 Testo MVRDV. Foto © Ossip van Duivenbode  

Realizzato per il Rotterdam Architecture Month, il percorso sospeso richiama l’attenzione sui tetti urbani e sul loro potenziale come spazio pubblico.

Architettura/ Sou Fujimoto Architects – Shiroiya Hotel, Maebashi, Gunma, Japan, 2020 Testo Sou Fujimoto Architects. Foto Katsumasa Tanaka  

Parte del recupero del centro cittadino, l’intervento ha l’obiettivo di ristrutturare e ampliare l’albergo esistente. Ibridando architettura, paesaggio e arte, la nuova struttura si pone come riferimento per la Maebashi del futuro.

Architettura/ SO – IL, Freaks Architecture – Site Verrier, Meisenthal, France, 2021 Testo Alessandro Benetti. Foto Iwan Baan

Una grande superficie ondulata di cemento colato in situ accorpa tre edifici di un’antica vetreria dismessa, e crea una piazza pubblica che conferisce una nuova identità di centro culturale al complesso industriale.

Architettura/ Serge Schoemaker Architects – Hoofddorp Fort, Hoofddorp, the Netherlands, 2020 Testo Serge Schoemaker Architects. Foto MWA Hart Nibbrig

Integrato nel paesaggio e parzialmente ipogeo, il forte militare nei pressi della cittadina olandese è stato recuperato e inserito in un parco urbano. La memoria del luogo si confronta ora con nuove attività culturali e didattiche.

Design/ Gaetano Pesce – Nessuno è perfetto Testo Anty Pansera. Foto Zhang Zhizhou. Courtesy of Gaetano Pesce office and Design Society  

Da vero pioniere, Pesce si è indirizzato verso il design come forma d’arte sempre attenta alle problematiche sociali. A raccontare il suo approccio è un’importante personale dedicata al suo lavoro, itinerante nei principali musei cinesi.

Reazione/ Dimmi: a chi appartieni? Testo Olivier Schmitt. Foto Michael Moran. Courtesy of Frederick Fisher and Partners  

Il giornalista Olivier Schmitt analizza la catena di comando che governa ovunque l’edilizia, affermando poi che “gli edifici di domani devono anche appartenere a tutti noi: a chi è sensibile al bello, al giusto, all’utile, al durevole”.

Diario/ Sostenibilità – Il Novartis Pavilion di Michele Testo Alessandro Benetti. Foto © IART

L’involucro è l’elemento di maggiore sforzo concettuale ed estetico del padiglione: un guscio metallico rivestito di 10.000 celle fotovoltaiche organiche.

Diario/ Negozi – Uno spazio di vendita e condivisione dentro un ovale barocco Testo Elena Sommariva. Foto Giaime Meloni

I riferimenti colti non mancano nel nuovo negozio Camper disegnato da Piovenefabi a Roma. Ci sono un po’ di Sottsass, Archizoom e David Hockney e, poi, c’è l’architettura barocca della vicina piazza di Spagna.

Diario/ Recensioni – FontanaArte e l’emozione del vetro Testo Cecilia Fabiani. Foto Enrico Fiorese  

A Venezia, sull’isola di San Giorgio Maggiore, nelle sale de Le Stanze del Vetro, la mostra “FontanaArte. Vivere nel vetro” propone un excursus che rilegge la produzione dello storico marchio di arredi e lampade italiano, attraverso i prodotti nati durante quattro art direction.

Diario/ Interni – Un piccolo spazio di grande valore sociale Testo Giulia RIcci. Foto Francesca Iovene

Aperto nell’ottobre 2021, Le Terrain è un interno dalla vocazione sociale e d’impatto visivo progettato da Office Abrami Rojas, a Parigi, nel 12. arrondissement.

Diario/ Aziende – Pellini, i pionieri delle schermature solari Testo Antonio Armano

Alessandro Pellini racconta la storia dell’azienda di famiglia partendo dagli ultimi anni, segnati da sfide importanti e inattese.

Domus Air/ Landing – Una nuova dimensione di speranza Testo Walter Mariotti. Foto UNStudio

Il direttore editoriale Walter Mariotti dedica la pagina di apertura del quinto numero di DomusAir al ruolo delle infrastrutture in momenti di crisi come quello che viviamo: accresce la capacità delle istituzioni di servire i cittadini e accelera il rispetto dell’ambiente.

Domus Air/ Projects – Un modello per il trasporto pubblico Testo UNStudio. Foto UNStudio

La nuova rete metropolitana di Doha è un progetto urbano che crea spazi pubblici migliorando l’esperienza pedonale dei cittadini e creando nuove abitudini per la comunità.

Domus Air/ Projects – Lo specchio di New York Testo WSP / HOK. Foto WSP / HOK

Il nuovo Terminal B dell’Aeroporto LaGuardia, con due hall a forma di isola a cui si accede dal terminal principale attraverso due ponti pedonali, riflette l’anima e la conformazione della città. Un’anima che è anche altamente tecnologica.

Domus Air/ Projects – La mobilità urbana nel 2040 Testo Arne Lijbers

A seconda delle circostanze e delle motivazioni di ogni nostro spostamento, potremo scegliere il percorso più adatto a noi, da casa verso una destinazione prescelta, grazie alle innovazioni del trasporto pubblico.

Domus Air/ Sustainability – La qualità della vita migliora con MaaS Testo Bianca Pischetola. Foto MaaS

Mobility-as-a-Service è un sistema intelligente per muoversi in città in modo efficiente e autonomo, con ricadute positive sulla quotidianità. Come è avvenuto a Birmingham, in Alabama.