Si può dire che il lockdown applicato severamente anche dal Giappone, a causa della pandemia, sia stata la prima vera occasione per far uscire lo Studio Ghibli Museum dall’alone di mistero che in qualche modo lo avvolgeva. Fondato nel 1955, lo Studio è stato il luogo in cui hanno avuto origine i capolavori del regista, sceneggiatore, animatore, fumettista e produttore cinematografico giapponese Hayao Miyazaki, vincitore di due premi Oscar e autore di film come La città incantata, Principessa Mononoke e Si alza il vento.
Questo luogo, situato nel quartiere di Mitaka a Tokyo, è sempre stato caratterizzato dal riserbo, accogliendo visitatori in numero limitato e impedendo loro di fare foto e riprese video una volta all’interno. In queste settimane, invece, ha per la prima volta si è “manifestato” sul canale Youtube 三鷹の森ジブリ美術館 GHIBLI MUSEUM, MITAKA, condividendo le sue immagini con i curiosi o con i suoi fan più nostalgici.
Attraverso pochi video di breve durata, vengono mostrati spazi e dettagli architettonici, come l’ingresso decorato a mosaico con le immagini de Il mio vicino Totoro, lo spazio espositivo permanente in cui i film “prendono vita” (o meglio, i disegni che li compongono), un horror vacui riempito di oggetti di scena e stampe raffiguranti le passate produzioni di successo. Un video a parte è dedicato al cosiddetto “Spazio delle Meraviglie”, le cui pareti sono ricoperte da un grande affresco con un sole sorridente al centro che raffigura Kiki a cavalcioni della sua scopa e Nausicaä sul suo strano jet. Il percorso si conclude allo Straw Hat Cafe, punto ristoro del museo decorato appositamente per ricreare l’ambientazione del Castello errante di Howl.