A Firenze la moda racconta l’uomo che scompare

Si è da poco conclusa l’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo e quello che rimane non sono le tracce di un passaggio, ma quelle di una narrazione che gioca sul confine tra assenza e presenza.

Due mostre allestite in occasione dell’evento rimangono nella città di Firenze come segno di questa narrazione aperta.

Al museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, l’esposizione Romanzo Breve di Moda Maschile a cura di Olivier Saillard è concepita nel suo allestimento come un unico libro che si apre rivelando abiti non indossati, ma distesi su gigantesche pagine di cartone. Il corpo del vestito, come oggetto a sé stante che non richiede una figura che lo abita, è il tratto distintivo di Saillard e i ritratti maschili della Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti giocano con questi fantasmi di tessuto.

Diversamente, Il nuovo allestimento del Gucci Garden a cura di Maria Luisa Frisa prevede un intreccio di svariate narrazioni dai molteplici linguaggi: Détournement, Bagology, Ouroboros, Cosmorama sono i titoli delle stanze che ospitano la mostra. Attraverso una narrazione circolare che decontestualizza la linearità del tempo, le lettere dell’alfabeto Gucci creano nuove parole. Maria Luisa Frisa afferma che si tratta di un “luogo pop, ma allo stesso tempo scientifico” in cui i corpi del passato provenienti dall’archivio del brand incontrano nuove storie e diventano nuovi personaggi. L’ossessione sul testo e sulle parole è presente anche nella sala Cinema da Camera, piccolo auditorium all’interno del Gucci Garden. Qui nel buio dello spazio l’immagine e il corpo scompaiono per lasciare spazio alla voce di John Giorno che fa del raccontare una performance totale.

Pitti
Romanzo Breve di Moda Maschile a cura di Olivier Saillard, museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, Firenze

Dall’altro lato, gli eventi-sfilata portano fuori altre storie e i modelli sembrano la materializzazione di una scrittura, di un racconto, di un quadro o una scultura. MSGM di Massimo Giorgetti presenta bandane colorate e camicie fiorite illuminate dalla luce riflessa di una video-piscina e subito il riferimento va a A Bigger Splash in cui l’immaginario di David Hockney si fonde con le scene dell’omonimo film di Luca Guadagnino. Il duo Pronounce, ospite dell’evento speciale China Guest Nation, presenta negli spazi della Dogana una carica di modelli, alcuni dei quali vestono abiti con le stampe di immagini delle sculture dell’esercito di terracotta di Xi’an.

Infine Sterling Ruby al debutto della sua prima collezione (S.R. STUDIO. LA. CA), ci racconta in maniera autobiografica quello che accade se l’autore della narrazione diventa lui stesso creatore di abiti. Da una polverosa nuvola gialla emergono cow-boy, Amish, nuovi sciamani e figure post-punk. Alcuni di questi personaggi hanno in mano scintillanti strumenti di lavoro (cestini, zappe, lunghi chiodi) e indossano tessuti macchiati con candeggina. Altri sono avvolti da mantelle cucite con dei patchwork in cui le trame della maglia sembrano intrecciare le metafore e le idiosincrasie provenienti dai quadri e dalle sculture dell’artista statunitense.

Dopo tutti questi passaggi e adesso che i personaggi sono usciti di scena quello che resta sono appunto le loro storie; il tessuto che li ha abitati si trasforma in un testo per raccontarci di una narrazione che mai avrà fine.

Immagine di apertura: Pronounce, evento China Guest Nation

Mostra:
Romanzo Breve di Moda Maschile
Curatore:
Olivier Saillard
Luogo:
Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, Firenze
Date:
12 giugno-29 settembre 2019
Mostra:
Gucci Garden
Curatrice:
Maria Luisa Frisa
Luogo:
Gucci Garden, Firenze

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