Una delle ultime opere realizzate dall’artista e scenografo americano Bob Wilson, scomparso lo scorso 1° agosto, è stato un manifesto. “Ci sono persone che pensano di appartenere al mare”.
Il manifesto di Wilson per la Barcolana, la storica regata velica che si tiene a ottobre nel Golfo di Trieste, si ispira a una battuta di Lady from the Sea, la collaborazione che negli anni Novanta lo vide regista e scenografo accanto a Susan Sontag in una nuova messa in scena dell’omonima opera di Henrik Ibsen: un dramma che ruota attorno a Ellida, una donna intrappolata in una sorta di prigionia domestica, divisa tra il legame con il marito e l’attrazione irrazionale e distruttiva per un marinaio misterioso.
Wilson tradusse questa tensione in un linguaggio scenico allora radicale: geometrie essenziali, superfici spoglie, linee nette, cromatismi dominati dal blu e una recitazione rallentata, scandita dalla voce quasi declamatoria del testo di Sontag. Tutti elementi che ritornano nel manifesto per la Barcolana 2025, un progetto in collaborazione con illycaffè. Nel disegno, diverse sfumature di blu campiscono cielo, mare e vele, mentre gli elementi chiave della regata si condensano in segni grafici archetipici.
Una tensione alla riduzione e all’essenzialità visiva che aveva caratterizzato anche la sua installazione sonora al Museo della Pietà Rondanini durante la Milano Design Week di quest’anno. Mother – si chiamava così l’ultima opera che Wilson aveva presentato a Milano – era uno spettacolo teatrale con protagonista qualcosa che non può recitare: “una statua - non una qualunque, ma quella incompiuta a cui Michelangelo lavorò fino alla morte”.
Immagine di apertura: Poster Barcolana, 2025. Courtesy illycaffè
