Nel 2010, al MoMa, durante la presentazione di The Artist is Present, si sedettero di fronte a Marina Abramović più di 1500 persone, e tutte furono fotografate da Marco Anelli, collaboratore storico dell’artista. Oggi, Abramović ha deciso di riproporre la sua opera più famosa presso la Sean Kelly Gallery, in cui al momento è esposta una selezioni di suoi lavori, per un asta di beneficienza per aiutare l’Ucraina.
“Ottant’anni fa le truppe naziste, guidate da Adolf Hitler, uccidevano migliaia di innocenti con il massacro di Babij Jar, a Kiev, in Ucraina. Oggi, le truppe russe, con a capo Vladimir Putin, bombardano e uccidono innocenti a Babij Jar. Così come ci siamo uniti per sconfiggere lo scellerato Regime Nazista, il mondo deve unirsi per aiutare Volodymyr Zelensky e i coraggiosi uomini e donne ucraini. Questa è una battaglia che riguarda tutti”, aveva dichiarato circa un mese fa Abramović schierandosi al fianco del popolo ucraino.
Il prezzo per potersi sedere di fronte all’artista prativa dai 15mila dollari per arrivare ai 24mila.
Immagine in apertura: Marina Abramović al MOMA: Staring contest. Foto Dan Nguyen

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