L’omaggio a Sottsass e Walther nel video di Mengoni e Madame

Nel video di Mi fiderò l’approccio alla progettazione degli ambienti di Sottsass e Walther diventa l’occasione per ricercare nuove forme espressive.

Un tributo all’arte e all’architettura come forme di escapismo dalle prigioni fisiche e psicologiche dell’esistenza. Questi i binari su cui si muove il nuovo interessantissimo video per Mi Fiderò, canzone di Marco Mengoni, già vincitore di X Factor nel 2009 e del Festival di Sanremo nel 2013, e di Madame, una dei più apprezzati “nuovi” talenti della musica italiana.

Il video, diretto da Roberto Ortu, è soprattutto un omaggio all’opera di Franz Erhard Walther, artista tedesco recentemente ospite del Supersalone di Milano e che ha fatto delle performance spaziali e partecipative la sua acclamata cifra, tanto da valergli un Leone D’Oro alla Biennale di Venezia del 2017. Nel video si ritrova specialmente un riferimento alla sua Sehkanal dalla serie 1. Werksatz (1963-69): performance in cui due soggetti si muovono nello spazio uniti e vicendevolmente bilanciati da una superficie in stoffa che ne copre i volti stabilendo un nuovo canale visivo tra i due. Se lo scopo di Walther era di creare oggetti liberi da ogni significato, si può dire che con questo video Mengoni abbia voluto analogamente cercare l’affermazione di una nuova espressività.

  

Questa passa anche attraverso il tributo a Ettore Sottsass, con un omaggio piuttosto esplicito al Disegno di una porta per entrare nell'ombra. Il suo approccio modulare e a “scatole cinesi” all’allestimento di ambienti – di cui è esempio la Casa Lana recentemente riportata in vita negli spazi della Triennale di Milano – diventa ispirazione per le “scatole sonore” che compongono il brano. Una di queste è definite dal prezioso contributo di Madame, giovane promessa della musica italiana, affermatasi al grande pubblico dopo la partecipazione alla scorsa edizione del Festival di Sanremo.

Nel video l’attore Vincenzo Crea si muove tra le architetture del quartiere Nuovo Corviale di Roma, uno scenario urbano, brutalista e asfissiante, da cui fugge per approdare a un paesaggio desertico, quasi lunare, che ricorda anche i teatri delle opere di land art di Christo e Jeanne-Claude. Parafrasando Sottsass, Mengoni e Ortu raccontano che “Inventare uno spazio significa creare la materia […] È sulla progettazione come atto di fiducia e di slancio del presente che si basa l’intero videoclip, la cui scena madre diventano le mani dell’attore sui materiali di lavoro”.

Il tributo a Sehkanal, performance di Walther, nel video per "Mi Fiderò" di Marco Mengoni e Madame, diretto da Roberto Ortu. Foto: Frame dal video.
Il tributo a Sehkanal, performance di Walther, nel video per “Mi Fiderò” di Marco Mengoni e Madame, diretto da Roberto Ortu. Foto frame dal video.

Materia (Terra), d’altro canto, è il nome dell’album in cui è inclusa la canzone. Un’opera ambiziosa, che si svilupperà attraverso tre dischi, il primo dei quali uscito lo scorso dicembre. 

Queste forme e strutture architettoniche servono così a immaginare e definire una nuova realtà, tanto per l’artista che per l’ascoltatore, per cui il brano vuole essere uno stimolo all’escapismo dalle costrizioni della quotidianità. 

Immagine di apertura: Linfluenza dell’opera di Walther e Sottsass nel video diretto da Roberto Ortu per “Mi Fiderò” di Marco Mengoni e Madame. Foto frame dal video

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