La pandemia ha imposto in tutto il mondo nuove forme di relazioni e una nuova prossemica, obbligando tutti – organizzazioni governative, istituzioni culturali, centri medici, scuole, teatri, ristoranti, stadi, strutture di trasporto e aziende private – a ridefinire i propri spazi vitali seguendo delle norme di distanziamento sociale. Queste strategie effimere sono state anche oggetto di studio per riviste ed esperti vari durante i mesi di reclusione forzata di inizio 2020: prima tattiche improvvisate e poi sempre più raffinate, coordinate, precise e site specific. Un nuovo layer grafico ha invaso lo spazio pubblico di mezzo mondo. Di questo tema si interessa Alexandre Humbert, che con il video Sitting might just be what kills you ha raccolto 1.000 segnali che indicano il divieto sedersi in luoghi affollati o ambienti condivi. Questo lavoro segna l’inizio di una ricerca a lungo termine che si concentra sulla relazione tra uomini e sedute, atto che è stato bruscamente interrotto all’inizio del 2020.