Inaugura il nuovo ponte di Genova

Dopo il tragico crollo del Ponte Morandi, oggi è stato inaugurato il nuovo viadotto sul Polcevera, progettato da Renzo Piano.

Dopo la tragedia del Ponte Morandi, crollato parzialmente il 14 agosto 2018 causando 43 vittime, alle 18:30 di oggi è stato inaugurato dopo due anni il nuovo viadotto sul Polcevera, progetto da Renzo Piano. Genova San Giorgio, questo il nome del nuovo ponte, sarà poi aperto al traffico dal 5 agosto.

Era il 1967 quando, dopo sette anni di lavoro, fu inaugurato l’opera dell’ingegner Riccardo Morandi, definita già allora “una grande opera d’arte di concezione unitaria”. Un viadotto lungo più di un chilometro e sospeso a 45 metri da terra, collegava l’autostrada Genova-Savona con l’autostrada Genova-Valle del Po. Nel tempo era stato però oggetto di svariati lavori di manutenzione e polemiche sulla sua stabilità, e l’illusione di quell’infrastruttura necessaria per la viabilità cittadina si spense dopo mezzo secolo, fino alla tragica mattina del 14 agosto 2018 quando, poco prima di mezzogiorno, uno dei tre piloni che sostenevano il ponte era crollato, trascinando con sé un tratto di strada lungo circa 200 metri.

“Genova ha dimostrato di essere città fragile, caratteristica che spesso si può associare alle cose belle e preziose. La fragilità della città deve essere però letta come un’opportunità, come un’occasione per cambiare ed evolvere, liberandoci da preconcetti e ottusi vincoli. E “Fragile”, è, appunto, il tema attorno al quale la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Genova sta concentrando la propria proposta culturale di quest'anno, cercando di stimolare un dibattito in questo senso” spiega il presidente della Fondazione stessa, Lorenzo Trompetto. “In un momento di crisi economica globale, la nostra città può essere laboratorio, caso studio di uno sviluppo poiché meno ancorata rispetto alle grandi capitali europee ad uno sviluppo speculativo. In questo certamente il “Modello Genova”, inteso solo come opportunità di riqualificazione di una parte di città, può essere considerato un esempio positivo. Certamente questo processo dovrà essere attuato con previsione e programmazione e non solo a tamponare situazioni di emergenza. Solo in questo modo potremo affrontare il cambiamento con maggiore serenità, potendo contare sul confronto tra le diverse ipotesi che solo lo strumento del concorso permette”.

I tempi del cantiere sono stati rapidi: dalla demolizione a febbraio 2019 al via libera agli interventi il 22 marzo, dalla posa del primo palo di fondazione il 15 aprile, fino al completamento dell’ultimo pilone a febbraio 2020, senza fermare la costruzione neanche per le complicanze causate dalla pandemia. Senza fermare la costruzione durante il coronavirus, il viadotto è stato costruito in tempi considerati record, almeno per l’Italia. Costato 202 milioni di euro, il nuovo ponte è lungo 1.067 metri, ha 19 campate che si trovano a 40 metri di altezza e sono sorrette da 18 piloni. Sui lati nord e sud ci saranno due file di pannelli solari che soddisferanno il 95 per cento del fabbisogno energetico del ponte. Quattro robot appesi all’esterno del ponte serviranno a pulire e a monitorare la struttura, mentre sui due lati della carreggiata sono state distribuite 18 antenne luminose alte 28 metri che, esteticamente, rappresentano gli alberi del vascello a cui assomiglia il viadotto.

Ponte Polcevera, il render del progetto di Renzo Piano

“Con l'inaugurazione del ponte Genova San Giorgio si celebra un traguardo importantissimo per la nostra città e la Liguria, tanto sul piano simbolico che infrastrutturale. La soddisfazione per il risultato raggiunto non deve però farci dimenticare quanto accaduto il 14 agosto 2018, in segno di rispetto per le 43 vittime del Morandi, i loro parenti ed amici”, commenta il presidente dell'Ordine degli Architetti, Paolo Raffetto. “Fatta questa doverosa precisazione - prosegue il presidente degli architetti genovesi - vale la pena riflettere sul reale significato di “Modello Genova”, da riferirsi all'unità di intenti che ha visto tutti i soggetti coinvolti nel progetto lavorare nella stessa direzione, prima ancora che alle deroghe concesse, in via straordinaria, per la realizzazione nel minor tempo possibile di un'opera di così fondamentale importanza per il territorio.”

Immagine di apertura: Ponte Genova San Giorgio, dettaglio. Foto Shunji Ishida

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