Con un volume imponente e ben documentato – più di 600 pagine e 2.000 illustrazioni –, Amy Auscherman, Sam Grawe e Leon Ransmeier ripercorrono la storia della Herman Miller e, con disegni, fotografie e articoli d’epoca, ne raccontano anche il volto umano: da Dirk Jan De Pree, il genero di Herman Miller, ai designer che ha saputo coinvolgere e ascoltare, come Gilbert Rohde, George Nelson, Charles e Ray Eames. È il percorso di un’azienda fatta di ricerca, sperimentazione e intuito, che ha dettato e anticipato lo stile di vita d’intere generazioni.

Dai nuovi materiali biodegrabili all’ingegnoso utilizzo di scarti umani e animali: sono otto le grandi idee elencate da Kate Franklin e Caroline Till nel volume Radical Matter. Soluzioni che guideranno la scelta dei materiali, i metodi di progettazione e i processi di produzione. Le autrici spiegano quali sono e perché è venuto il momento di andare oltre il “design sostenibile”.

Tra le tante pubblicazioni in occasione del centenario del Bauhaus, merita una menzione a parte il libro curato da Magdalena Droste e Boris Firedewald. Our Bauhaus è una raccolta unica di memorie: di amici, direttori, professori e studenti che l’hanno frequentato contribuendo alla sua fama. Tra esperimenti e utopie, successi e fallimenti, le loro testimonianze, raccolte tra gli anni Sessanta e Ottanta da Eckhard Neumann, dipingono la vita quotidiana tra le mura dell’accademia e mostrano come “ognuno avesse la propria idea di Bauhaus”.

Sotto forma di appassionante graphic novel, il volume Schwanzer. Architect. Visionary. Maestro di  Benjamin Swiczinsky tratteggia con un raffinato uso del colore – che alterna bianco e nero, due colori e quadricromia – la vita e la visione progettuale di Karl Schwanzer (1918-1975), uno dei più influenti architetti austriaci, autore di oltre 600 progetti, tra cui il quartiere generale della BMW di Monaco e il WIFI Institute di St. Pölten.