Libri da leggere a febbraio: le novità di architettura e design

L’urbanistica partecipata di ZUS, l’analisi spaziale dell’Artico canadese di Lateral Office, il nuovo libro di Beatriz Colomina, la raccolta di saggi contro i confini curata da Reece Jones e un fumetto ambientato alle Terme di Vals.

ZUS: laboratorio Rotterdam
Usando strategie non convenzionali, come il crowdfunding, e metodi radicali, come l’idea di un “temporaneo permanente” (un cantiere urbano sempre aperto per testare sul campo nuove idee), lo studio ZUS (Zones Urbaines Sensibles) di Rotterdam ha messo a punto un modo originale ed efficace per ripensare la città, che va oltre la crisi e le turbolenze del mercato. È del 2015 uno dei loro progetti più rappresentativi di questo innovativo modo di procedere, il Luchtsingel, un ponte pedonale lungo 400 metri. Prima infrastruttura realizzata grazie al crowdfunding (la campagna “I Make Rotterdam” lanciata nel 2012 che ha raccolto i contributi di oltre 8.000 finanziatori), il camminamento portava con sé altri 18 interventi urbani oltre a collegare tre quartieri di Rotterdam divisi da anni. Curato dai fondatori dello studio Elma van Boxel e Kristian Koreman, City of Permanent Temporality raccoglie in oltre 400 pagine il diario di 18 anni di attivismo urbano applicato a una città in continua trasformazione.

City of Permanent Temporality di ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman
Nai 010, Rotterdam 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

City of Permanent Temporality Scritto da ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman, pubblicato da Nai 010, Rotterdam a gennaio 2019

  • City of Permanent Temporality
  • ZUS – Elma van Boxel & Kristian Koreman
  • 75B
  • Nai 010, Rotterdam
  • Creative Industries Fund NL
  • 17,3 x 24,3 cm
  • 448
  • 978-94-6208-220-5
  • Inglese
  • Gennaio 2019
  • € 39,95

Mistero a fumetti nelle Terme di Vals
Ambientata nel paesaggio di pietra delle Terme di Vals, L’attrazione, la prima graphic novel dell’autore francese Lucas Harari (parigino, classe 1990) è un thriller senza delitto, ma è anche un omaggio all’architettura. L’attrazione racconta la storia di un giovane studente di Architettura fuori corso che, nel corso di una ricerca per la tesi si trova a indagare su un mistero che ruota proprio attorno alla figura di Peter Zumthor. Pochi colori freddi e un tratto raffinato bastano per avvolgere di mistero il celebre edificio disegnato dal progettista svizzero negli anni Novanta, in una piccola valle dei Grigioni.

L’attrazione di Lucas Harari
Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

L’attrazione di Lucas Harari Coconino Press, 2018

  • L’attrazione (L’aimant)
  • Lucas Harari
  • Coconino Press, Roma
  • 21,5 x 29 cm
  • 152
  • 978-88-761-83-799
  • Italian
  • Luglio 2018
  • € 23

Architettura moderna e raggi X
Frutto di una ricerca di anni, il nuovo volume di Beatriz Colomina X-Ray Architecture esplora l’impatto delle teorie mediche e delle tecnologie diagnostiche sulla formazione, la rappresentazione e la ricezione dell’architettura moderna. In particolare, mostra come l’architettura del primo Novecento sia stata modellata dall’ossessione dominante del suo tempo: la tubercolosi e il suo strumento diagnostico primario, la radiografia. Mentre i progettisti moderni concepivano l’architettura come una sorta di strumento medico per proteggere e migliorare il corpo, in parallelo nello stesso periodo si andava sviluppando la tecnologia dei raggi X. E mentre la radiografia svelava l’interno del corpo, l’edificio moderno mostrava il suo interno, invertendo il rapporto tra privato e pubblico. Quali nuove tecniche di rappresentazione del corpo umano e quali nuove ossessioni mediche influenzeranno il modo in cui concepiamo l’architettura in futuro?  

  • X-Ray Architecture
  • Beatriz Colomina
  • Integral Lars Müller
  • Lars Müller Publishers, Zurich
  • 15 × 20 cm
  • 192
  • 978-3-03778-443-3
  • Inglese
  • Febbraio 2019
  • € 35

Contro i confini
Ai nazionalismi reazionari, Open Borders, curato da Reece Jones, oppone 17 saggi di antropologi, geografi, attivisti ed esperti di relazioni internazionali che analizzano i vantaggi (per entrambe le parti del contendere) della libera circolazione di cose e persone in un mondo senza frontiere. La prima parte del volume è dedicata alle argomentazioni filosofiche, legali e morali in favore dell’apertura dei confini. La seconda parte tratteggia l’attuale situazione dell’Unione Europea: dagli stati che hanno eretto muri di confine a quelli che hanno adottato una politica d’inclusione come la Germania. La terza parte, infine, crea un dialogo tra teorici e attivisti, come il gruppo Calais Migrant Solidarity e No Borders Marocco.

  • Open Borders. In Defense of Free Movement
  • Reece Jones
  • University of Georgia Press, Athens, GA
  • 15 x 23 cm
  • 336
  • 978-0-8203-5426-2
  • English
  • February 2019
  • $ 34.95

I nord del Nord 
Come scrive il geografo canadese Louis-Edmond Hamelin, “ci sono tanti Nord in questo Nord”. Ma ancora di più sono le drammatiche trasformazioni (in nome della sovranità territoriale, dei diritti delle popolazioni locali, dello sfruttamento delle risorse e degli interessi commerciali) che, nella storia recente, hanno sconvolto assetti ed equilibri della penisola Artica canadese, un territorio immenso popolato solo da piccole comunità isolate. Quale può essere il contributo locale in un mondo sempre più globalizzato e come può l’architettura offrire un tramite? Quali sono gli strumenti e le modalità più valide per operare in un campo tanto complesso? Parte da queste domande la ricerca di Lateral Office, studio di Toronto fondato da Lola Sheppard e Mason White nel 2003. Con disegni, mappe, linee del tempo, saggi e interviste, il loro libro indaga le pratiche spaziali impiegate per negoziare il territorio, usando la lente d’ingrandimento dell’urbanistica, dell’architettura, lo studio della mobilità e delle risorse.

Many Norths by Lola Sheppard and Mason White
Actar Publishers, 2017

Many Norths di Lola Sheppard, Mason White
Actar Publishers, 2017

Many Norths di Lola Sheppard, Mason White
Actar Publishers, 2017

Many Norths di Lola Sheppard, Mason White
Actar Publishers, 2017

  • Many Norths. Spatial practice in a polar territory
  • Lola Sheppard and Mason White
  • Actar Publishers, Barcelona-New York
  • 24,3 x 16,8 cm
  • 472
  • 978-1-940291-31-4
  • English
  • Giugno 2017
  • € 38