“Malinconia: segno di nobiltà di cuore e di elevatezza d’animo” (dal “Dizionario dei Luoghi Comuni”, Gustave Flaubert).
S’intitola “Melancholia” la nuova mostra organizzata dalla Fondazione Boghossian presso Villa Empain a Bruxelles dedicata allo stato d’animo, anche noto come malumore, accidia o spleen, che è stato fonte di ispirazione irrinunciabile per artisti e letterati di ogni tempo. Settanta i lavori esposti, tra cui dipinti di Giorgio de Chirico, sculture di Alberto Giacometti e Claudio Parmiggiani, ma anche autoritratti di Martin Kippenberger e Joseph Buys, allo scopo di narrare le origini del concetto di malinconia e le sue manifestazioni, note dai tempi dell’Antica Grecia. Lo spettatore è invitato a scoprirla attraverso i linguaggi personalissimi e al tempo stesso profondamente universali di artisti moderni e contemporanei, in una retrospettiva che ricopre ben 150 anni di storia.
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Inoltre, una serie di installazioni realizzate appositamente per la mostra, come la libreria di cristallo di Pascal Convert e “Animitas” di Christian Boltanski, e numerose opere di artisti belgi (Léon Spilliaert, Constant Permeke, Paul Delvaux, Jef Geys, Geert Goiris e la collettiva KRJST Studio) e arabi (Farah Atassi, Manal Al Dowayan, Etel Adnan, Marwan e Lamia Ziadé).
Nostalgia di luoghi lontani o di tempi che furono, senso di perdita, svilimento e mancanza di forza di volontà: le sfaccettature della malinconia sono numerose. La mostra curata da Louma Salamé le ripropone in un percorso strutturato in sei capitoli intitolati “Il Paradiso perduto, La Malinconia, Le Rovine, Il Passare del Tempo, La Solitudine e L’Assenza”. Il risultato è infinitamente poetico e dall’appeal visivo molto forte.
Immagine di apertura: Samuel Yal, Dissolution, 2004
- Titolo:
- Melancholia
- Museo:
- Boghossian Foundation, Villa Empain
- Curatore:
- Louma Salamé
- Date di apertura:
- 15 marzo – 19 agosto 2018
- Indirizzo:
- Avenue Franklin Roosevelt 67, Bruxelles
