Cibic: Dermapoliesis

La galleria Seeds di Londra inaugura un nuovo corso espositivo con un programma di mostre allestite in spazi speciali. Primo appuntamento con “Dermapoliesis” del designer Matteo Cibic.

Con la mostra “Dermapoliesis” del designer Matteo Cibic, la galleria Seeds inaugura nello spazio temporaneo in Thurloe Place Mews il suo nuovo programma: non più mostre nella sede fissa ma un programma di esposizioni allestite in spazi speciali. “Dermapoliesis” (visibile fino all’8 ottobre e inaugurata in occasione del London Design Festival 2017), è l’utopia di un futuro prossimo, un luogo immaginario non connesso alla tecnologia quanto piuttosto a delle forme organiche. Un mondo con una flora e fauna nuova, che autoproduce i propri materiali lavorati per soddisfare le necessità del momento.

Matteo Cibic, Dermatholos 27, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 37, 2017
Matteo Cibic, Dermapolka 12, 2017
Matteo Cibic, Dermapolka 8, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 10, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 15, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 18, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 24, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 31, 2017
Matteo Cibic, Dermatholos 19, 2017
Fig.1 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017
Fig.2 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017
Fig.3 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017
Fig.4 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017

  Oggi abbiamo a che fare con il design utopico e tecnologico degli anni ‘70 e ‘80, ed è proprio questo che instilla una visione distopica del futuro, in cui i robot prenderanno il nostro lavoro e le intelligenze artificiali usurperanno il controllo. La visione di Matteo Cibic è un’alternativa organica a tutto questo.

Fig.5 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017

Fin dall’inizio della civiltà, l’uomo ha cercato di sovvertire la natura invece di sfruttare quelle forze vitali che non sappiamo apprezzare o comprendere: piante e animali con intelligenza condivisa, emozioni, capacità di comunicare e rigenerare, percepire sapori e odori. In “Dermapoliesis”, Cibic spera di stimolare i futuri scienziati nello studio dell’organico, e persino nella sua riprogrammazione, in modo da creare nuove piante e materiali sia sintetici che organici. Questa è la visione di Cibic del futuro: un ambiente organico che vive e cresce, oltre a fornirci quotidianamente arredi, abiti e alimenti.

Fig.6 Matteo Cibic, “Dermapoliesis”, vista dell’allestimento, 2017

Dermatholos è una collezione di nuove piante e forme organiche che abitano Dermapoliesis. Protetti da cupole di vetro, questi organismi genereranno i profumi del futuro, distillandoli durante il giorno attraverso una piccola campanula alla base. Dermapolka sono esperimenti prototipati. Alcuni organismi che si trovano qui producono maglieria lavorata, altri materie grezze come plastica e gomma, altri ancora frutta commestibile. Le sculture più grandi, chiamate Dermallow, sono prototipi che generano gomma, catrame e ossigeno. Stesso concetto con Dermalite. Una forma organica che non solo dà luce ma produce anche maglieria da usare per l’abbigliamento. Un materiale lavorato, che salta il processo di lavorazione senza lasciare sprechi.

Matteo Cibic, Dermawanga, lampada-poltrona, 2017
Matteo Cibic, Dermiderma, scaffale, 2017
Matteo Cibic, Dermapolka 3, 2017
Matteo Cibic, Dermallow 2, 2017
Matteo Cibic, Dermallow 1, 2017
Matteo Cibic, Dermallow 3, 2017
Matteo Cibic, Dermiglosbe, lampada, 2017

  Dermawanga è un ibrido animale-vegetale che si auto-genera. Evitando la maggior parte dei passaggi legati ai metodi di produzione attuali, diventa l’arredo del futuro. Tutto cresce direttamente, niente viene sprecato. E se si rompono, si rigenerano. Dermiderma è una selezione di oggetti organici dotati di funzione. Una serie di piante che crescono in forma di panca, consolle o sistema di scaffali. 


fino all’8 ottobre 2017
Matteo Cibic. Dermapoliesis
Seeds
4 Douro Place, Londra