De Lucchi: Pagliai

Michele De Lucchi espone al museo Nivola, in Sardegna, la sua serie recente dei Pagliai, strutture dalla forma densa e compatta ottenuta tramite la sovrapposizione di elementi.

A partire dal 2004, Michele de Lucchi produce una grande quantità di oggetti in legno raffiguranti edifici. Realizzati a mano, intagliati personalmente nel laboratorio della sua casa di Angera, presso Varese, costituiscono un aspetto della sua ricerca più intimo e privato, ma di estremo interesse anche per la luce che gettano sul suo metodo di lavoro e sulla filosofia che lo guida. Per quanto assomiglino a modelli architettonici, gli oggetti in legno di De Lucchi non corrispondono a nessun edificio in particolare e sono privi di spazi interni.

Michele De Lucchi, <i>Pagliaio 326</i>, legno di noce, 2013
Michele De Lucchi, <i>Pagliaio</i>, schizzi
Michele De Lucchi, <i>Pagliaio</i>, schizzi

  Al centro della mostra al museo Nivola è la serie recente dei Pagliai, strutture dalla forma densa e compatta ottenuta tramite la sovrapposizione di elementi. De Lucchi ne spiega il significato: “Tagliare l’erba e raccogliere il fieno, nei covoni prima nei pagliai poi, è un’operazione ancestrale oramai in disuso che però conserva nella mentalità comune l’impellenza e la poesia di prepararsi al futuro, ai mesi freddi dell’inverno. L’oggetto pagliaio è forse la forma architettonica per eccellenza: pura, essenziale e unica. È uguale visto da tutti i lati, è un segno riconoscibile nel territorio, interviene con discrezione e bellezza sul paesaggio. Il pagliaio è un’immagine comune di positiva attenzione al pianeta.”

Michele De Lucchi, Pagliai, schizzo


fino al 15 settembre 2017
Michele De Lucchi: Pagliai
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Richard Ingersoll
allestimento di Alessandro Floris
Museo Nivola
via Gonare 2, Orani