– In mostra alla Fondazione Prada di Milano, le opere di Edward Kienholz sono l’espressione di uno sguardo in profondità sulla società statunitense.
– Ivo Bonacorsi ha intervistato Maurizio Cattelan in occasione della sua mostra alla Monnaie de Paris, dopo che l’artista aveva dichiarato che la mostra del Guggenheim sarebbe stata l'ultima.
– Nelle installazioni di Eliasson a Versailles, gli spostamenti e la destabilizzazione modificano la nostra percezione degli spazi, invitando i visitatori a diventare partecipi della realtà che li circonda.
– Christo torna in Italia con 70.000 mq di tessuto arancione che consentiranno di camminare sulle acque e sponde del Lago d’Iseo per 3 km.
– Doppio appuntamento a Torino con le installazioni ambientali dell’artista egiziano Wael Shawky, che collega prospettive mitologiche con il mondo fisico e materiale.
– La dodicesima biennale dell’arte africana contemporanea del Senegal mette trionfalmente in mostra la fragilità: della biennale stessa, dell’arte del passato e di quella del futuro.
– Attraverso quattro casi-studio la mostra di Jonas Staal si snoda attorno all’estetica architettonica, vista come modello di rappresentazione di un pensiero politico che, nel corso del tempo, ha conosciuto svolte spesso sorprendenti.
– Christian Chironi prosegue nella sua scoperta di case private disegnate da Le Corbusier, per capire come “La casa dell'uomo” sia effettivamente vissuta e percepita.
– All’HangarBicocca in un susseguirsi di esperienze ed emozioni, l’artista tedesco Carsten Höller (laureato in fitopatologia) esplora i territori dell’aspettativa, per lo più disattesa, che si genera verso cose o eventi.
– Nel Noordsvaarder – a nord dei Paesi Bassi – Marc van Vliet ha creato un’installazione che cambia col variare delle maree, rivelando aspetti sempre diversi del paesaggio.
– Nelle mastodontiche sculture aliene di Villar Rojas, in mostra a Torino, la rovina convive con l’asteroide, l’archeologia con l’apocalisse e una conchiglia con una SIM card.
In apertura: Olafur Eliasson, Deep mirror (yellow), Versailles, 2016. Photo Anders Sune Berg. Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York. © 2016 Olafur Eliasson