Utopia by Design

La London Design Biennale apre per la prima volta alla Somerset House con padiglioni di oltre 37 paesi e territori che esplorano le declinazioni contemporanee dell’utopia.

London Design Biennale at the Somerset House, 2016. Photo Bradley Lloyd Barnes
La prima London Design Biennale ha aperto al pubblico alla Somerset House, in collaborazione con Jaguar, e per tre settimane offrirà al pubblico installazioni, opere d’arte, prototipi e progetti provenienti da 37 paesi e territori che si sono riuniti per esplorare il ruolo del design nel futuro collettivo.
Padiglione dell'India alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
In apertura: London Design Biennale alla Somerset House, 2016. Sopra: Padiglione dell'India alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
Il tema della Biennale “Utopia by Design” fa parte dell’evento “UTOPIA 2016: A Year of Imagination and Possibility”, ed è stato scelto in occasione del 500mo anniversario della celebre opera di Tommaso Moro. I lavori presentati sono molto variegati, con temi che spaziano dalle città immaginarie del futuro agli omaggi alle utopie del passato, passando per  soluzioni innovative ai problemi del Ventunesimo secolo.
Padiglione del Sud Africa alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
Padiglione del Sud Africa alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
I visitatori potranno assaggiare succo di melograno o falafel nella meticolosa riproduzione di una strada di Beirut realizzata sul Tamigi da Annabel Karim Kassar (Libano), mentre le mutevoli sculture di luce di Mischer’traxler interagiranno con gli spettatori attraverso il loro movimento lento (Austria). Sarà possibile mangiare il cibo concettuale di Chung-Ho Tsai nella scenografia concettuale di Rain Wu (Taiwan) e rilassarsi all’interno delle fauci di bestie feroci presentate da Porky Hefer (Sud Africa). Per chi vuole conoscere la Santander del 2100 si potrà passeggiare in un ambiente virtuale sul futuro delle smart city(Spagna).
Padiglione del Messico alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
Padiglione del Messico alla London Design Biennale 2016. Foto Bradley Lloyd Barnes
L’architetto messicano Fernando Romero esplora la città di frontiera ‘transnazionale’ come una soluzione per la migrazione e l’aumento delle popolazioni, mentre il padiglione Israele presenta una proposta innovativa per la gestione del primo soccorso nelle zone colpite da disastri.  Un trio di designer nigeriani, inoltre, studia come ripristinare l’equilibrio ambientale nel delta del Niger, mentre l’australiano Brodie Neill richiama l’attenzione sui rifiuti di plastica nell’oceano.

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