Potato Head Hong Kong presenta un sapiente mix di influenze indonesiane tradizionali e globali contemporanee, con pesante legno di teak lavorato artigianalmente e leggere strutture metalliche. Lo spazio a uso misto evoca una sensazione di domesticità, con aree distinte che fluiscono organicamente le une nelle altre.
Sou Fujimoto: Potato Head
Potato Head Hong Kong presenta un sapiente mix di influenze indonesiane tradizionali e globali contemporanee, con pesante legno teak lavorato artigianalmente e leggere strutture metalliche.
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- 24 giugno 2016
- Hong Kong
Fujimoto esplora il concetto di interno-esterno in una delle città più densamente popolate al mondo. Applica alle vetrate esterne pattern che riprendono i motivi geometrici tradizionali dei serramenti di Hong Kong, coprendo l’intera struttura. L’effetto finale è una facciata omogenea e trasparente che non si impone sull’intorno, ma si distingue silenziosamente. Da lontano il negozio appare come un oggetto bianco e luminoso.
Entrando troviamo una caffetteria e un negozio in cui le ormai iconiche strutture di metallo dell’architetto giapponese creano spazi distinti ma aperti e interconnessi. Sospese a soffitto ci sono delle fioriere di acciaio inox che creano l’illusione di una foresta galleggiante su uno spazio che sembra non avere confini.
Nella sala centrale oltre 700 pannelli dipinti a mano provenienti da Toraja, in Indonesia, ricoprono soffitti e pareti. Questi pannelli sono fatti con tecniche tradizionali che le famiglie artigiane si tramandano da generazioni. Mentre il nero dei pannelli è verniciato, le tinte gialle e arancioni sono prese da pietre locali. Anche il legno (kayu uru) utilizzato per i pannelli è coltivato a Toraja.
Potato Head, Hong Kong
Tipologia: spazio a uso misto
Architetto: Sou Fujimoto
Completamento: 2016