La nuova fotografia italiana

La galleria Viasaterna presenta 2016 – Sulla Nuova Fotografia Italiana, una ricognizione sulla scena italiana contemporanea della fotografia attraverso il lavoro di tredici autori.

2016 – Sulla Nuova Fotografia Italiana è una prima ricognizione organizzata dalla galleria Viasaterna sulla scena della fotografia italiana contemporanea, di cui intercetta la grande vitalità attraverso tredici autori selezionati sulla base dell’originalità e dell’eterogeneità delle rispettive ricerche e individuata come elemento chiave di un’intera produzione nazionale.

Allegra Martin, dalla serie Maurizio Sacripanti, 2013. In apertura: Museo Civico Parisi Valle, Maccagno, veduta esterna. Qui sopra: Scuola media a Santarcangelo di Romagna, aula, stampa inkjet su carta matte Hahnemuhle Bright White, cm 40x32 © Allegra Martin. Courtesy Viasaterna

Accompagna la mostra una selezione di pubblicazioni di editori di recente fondazione e perlopiù indipendenti, italiani o stranieri, tra cui Dalpine, Discipula, Humboldt, NastyNasty©, Planar Books, Rorhof, Skinnerboox e altri ancora. Fondamentale nel contribuire alla diffusione del lavoro degli autori italiani all’estero, della loro aggregazione e del rilancio di un intero sistema, l’editoria è il quattordicesimo protagonista di questa mostra, motore primo e irrinunciabile per l’affermazione della fotografia – di quella italiana in particolare – grazie alla sua capillarità e accessibilità.

Bea De Giacomo, #2, stampa inkjet su carta, cm 60x80 © Bea De Giacomo. Courtesy Viasaterna

2016 – Sulla Nuova Fotografia Italiana non riconosce e promuove una specifica linea di ricerca. Nessuna scuola. Nessun tema ricorrente. Nessuno stile condiviso. Al contrario, identifica nella mancanza di un macroscopico principio comune – in una positiva frammentazione – la caratteristica distintiva e la ricchezza di uno scenario unico e dinamico. Non manca la fotografia pura, con i paesaggi di Domingo Milella, grandiosi interrogativi sul rapporto dell’uomo con la storia e con l’ambiente che abita, e i rigorosi quanto lucenti scorci architettonici di Allegra Martin. Altri rivedono, manipolano, trasformano e ibridano alcuni codici tipici del fotografico: Francesco Nazardo e Bea De Giacomo partono dall’immaginario della fotografia di moda e Delfino Legnani da quello della fotografia commerciale, innestandole sul corpo della ricerca contemporanea; Vittoria Mentasti libera il reportage dalla necessità di un evento, Lele Saveri mescola la più tipica documentazione delle proteste civili con gli schemi della serialità tipologica ottenendo un effetto straniante.

Alessandro Calabrese, 20141227 David, dalla serie A Failed Entertainment, Stampa inkjet su carta Pearl, cm 100x80 © Alessandro Calabrese. Courtesy Viasaterna

Ci sono poi lavori centrati sui principi della narrazione: Federico Clavarino consegna allo spettatore degli indizi per organizzare una propria storia in un contesto dalle tinte noir, Alessandro Sambini mette in discussione l’intero impianto narrativo del sistema della comunicazione, The Cool Couple racconta storie d’interesse politico e civile con tono sarcastico e surreale. Alcuni, infine, agiscono sul linguaggio della fotografia alterando il suo rapporto con la realtà: Alessandro Calabrese ottiene una sorta di super-fotografia parzialmente illeggibile attraverso la sovrapposizione di numerosi strati di immagini, Teresa Giannico fotografa ambienti di cartone ricostruiti con altre fotografie, innescando un irrimediabile cortocircuito, Martina Corà preleva immagini preesistenti e le presenta su supporti anomali, dando vita a misteriosi oggetti fotografici.

Lele Saveri, SCAN0004 from the series Barricades @ Lele Saveri. Courtesy Viasaterna

La mostra presenta tutto questo in un’unica soluzione, affiancando e combinando tra loro tematiche, poetiche ed estetiche radicalmente differenti. La moltiplicazione di stili, interessi e punti di vista costituisce l’elemento caratterizzante della nuova fotografia italiana. Non c’è contrazione verso un singolo punto, ma espansione, dilatazione, ampiezza, molteplicità. Di qui deriva la sua grande vivacità negli ultimi anni, che ha portato a numerosi riconoscimenti internazionali in un momento di forte espansione. Il punto di partenza è una tradizione nobile e radicata; quello d’arrivo una serie di esperienze che traggono linfa internamente ed esternamente, articolate e spiazzanti. Creando una fitta rete che tiene insieme la visionarietà con la matematica disciplina.

Martina Corà, Eric Heiden dalla serie Ooooolympics, stampa inkjet su carta baritata, cm 40x50 © Martina Corà. Courtesy Viasaterna
Teresa Giannico, <i>Lay Out
Domingo Milella, Myra, Turchia, 2012, cm 177x229 © Domingo Milella, courtesy Viasaterna
Francesco Nazardo, <i>Alla Carta N5 (Neck)</i>, 2015, Archival Pigment Print in alluminium frame, cm 38x30 © Francesco Nazardo, courtesy Viasaterna. A destra: Federico Clavarino, <i>39 05</i> dalla serie The Castle, Stampa inkjet su carta Harman, cm 30x20 © Federico Clavarino, courtesy Viasaterna
Vittoria Mentasti, Waterfall, Jordan 2014 Stampa inkjet su carta Baryta, cm 36x30 © Vittoria Mentasti, courtesy Viasaterna. A destra: The Cool Couple, A Kind of Display, fd6c2f, <i>Full Beard</i>, 2015, stampa a sublimazione su mantellina da barbiere, cm 115x135 © The Cool Couple, courtesy Metronom/Viasaterna


fino al 16 Settembre 2016
2016 – Sulla Nuova Fotografia Italiana
a cura di FANTOM
Viasaterna
via Giacomo Leopardi 32, Milano