Tra i progetti di questo mese la Stazione marittima di Salerno di Zaha Hadid, le Torri residenziali ad Anversa di Chipperfield, Desvigne, Diener&Diener e Fretton, la casa di Robin Boyd a Melbourne e un testo di Manolo De Giorgi sugli interni.
Mateo Kries, curatore della collezione del Vitra Design Museum, spiega gli obiettivi e le finalità del progetto ospitato nel nuovo padiglione di Herzog & de Meuron. Oki Sato – Nendo racconta il suo modo di progettare tra intuizione ed esperienza mentre per Van Duysen architettura e design coincidono.
La Reggia di Caserta cerca il suo rilancio culturale rendendo fruibile l’intera collezione di opere d’arte di Terrae Motus, il lascito ricevuto da Lucio Amelio, da lui stesso definito un atto di speranza, ancora oggi necessario.
La Facoltà di architettura dell’Università di Zagabria è incline a un’impostazione ‘rinascimentale’, e incoraggia gli studenti allo scambio dei saperi con altre facoltà. Pierre d’Avoine usa una metodologia fondata sulla ricerca di pratiche progettuali collettive dal forte impegno civile nei laboratori che tiene nelle facoltà di Architettura della Kingston University e di The Cass a Londra.
Il feedback di Wang Weijen interpreta Hong Kong come una città che incarna l’architettura e la teoria urbanistica contemporanea e per questo sempre predisposta ad accogliere futuri atti di invenzione architettonica e urbanistica. Nell’elzeviro, Raffaele Milani vede la possibile bellezza di chi guarda al mondo rivedendone gli inizi, e la storia.
Col numero di giugno è in omaggio l’allegato “Behind the curtain wall”, sulle facciate continue di Permastelisa.