Nella selva di Bottoni

Tutto l’allestimento della proposta Zanotta al Salone del mobile rende omaggio a Piero Bottoni, rieditato per l’occasione, per raccontare l’anima attuale di un marchio storico. #MDW2016

Zanotta
Non è un caso che  il percorso espositivo lungo il quale si possono ammirare gli ambienti ricreati da Zanotta per raccontare l’anima storica e quella contemporanea della produzione sia tutto immerso in un bosco.
Zanotta, Piero Bottoni
Zanotta, allestimento in omaggio a Piero Bottoni, Salone del Mobile 2016
È il modo scelto per rendere omaggio a Piero Bottoni e alla riedizione del suo tavolo Fenice, disegnato nel 1936 per Villa Muggia, avvenuta grazie ai disegni messi a disposizione dall’archivio omonimo. Il progettista è una parte importante della storia dell’azienda, che a partire dai primi anni Settanta, aveva iniziato a inserire nel proprio catalogo una serie di pezzi storici disegnati negli anni Trenta da architetti del Movimento Razionalista italiano come Giuseppe Terragni, Gabriele Mucchi e lo stesso Bottoni, inediti che non avevano mai raggiunto la produzione industriale di serie perché erano stati progettati come pezzi unici per specifici arredamenti.
Zanotta, Piero Bottoni
Zanotta, allestimento in omaggio a Piero Bottoni, Salone del Mobile 2016

L’attualizzazione di Fenice non è stata un processo breve: ha richiesto una lunga ricerca per trovare la più avanzata tecnologia necessaria per realizzare un progetto dai grandi volumi che al contempo fosse facile da spostare. Zanotta ha scelto di produrla in resina cementizia, un materiale la cui superficie riproduce la fisicità del disegno originale, abbinandola al Polimex® per la struttura interna.

Tra le altre novità c’è la Sedia June, disegnata da Frank Rettenbacher per accompagnare il tavolo da pranzo Santiago che aveva progettato per Zanotta. Ha una forma morbidamente sfaccettata, con una silhouette geometrica, mentre le gambe metalliche ricordano il tavolino Emil, anch’esse abbracciate da tiranti rinforzanti, un tema ricorrente nei suoi progetti per l’azienda. Il designer austriaco è anche autore degli Sgabelli Ivo e Ido, ispirati al classico sgabello Giotto di Zanotta, che ha festeggiato il 40° compleanno nel 2015. È un  pezzo semplice e robusto, realizzato in rovere naturale o noce con tiranti di rinforzo in acciaio.

Zanotta, Piero Bottoni
Zanotta, allestimento in omaggio a Piero Bottoni, Salone del Mobile 2016
Bella anche la collezione di tavoli da caffè Niobe di Federica Capitani, che usa le caratteristiche senza tempo delle lastre di marmo per creare superfici che vanno ad unirsi e a completare gli ambienti di conversazione e gli spazi di seduta. La lastra, posata su una struttura minimale, ha una forma che evoca quella del ciottolo di fiume diviso a metà con una base superiore piatta e una parte inferiore caratterizzata da una curva morbida.

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