Best of #febbraio

Storie di architetture nuove e abbandonate, di progetti che riscoprono materiali e motivi di antiche civiltà e li riproducono con tecnologie moderne e ponti di tessuto: il meglio di febbraio su Domusweb.

Marinos Tsagkarakis, <i>Paradise Inn</i>
Tra le dieci storie più belle di febbraio su Domusweb ci sono un ponte di tessuto per camminare sulle acque, un progetto che nasce da una vecchia foto di Joseph Beuys seduto nel suo studio, le architetture kitsch che distruggono i paradisi naturali.

Mills è una casa complessa, piena di idee, con un pavimento progettato come un’enorme scatola dei giochi e una facciata posteriore che filtra e ammorbidisce la luce del sole, disegnata da Austin Maynard Architects per una giovane mamma.

– Nell’ampliamento di un museo a Colmar, Francia, Herzog & de Meuron adottano configurazione urbana e linguaggio architettonico che rispondono alla città storica, ma dichiarano la loro contemporaneità.
Christo , <i>The Floating Piers (Project for Lake Iseo, Italy)</i>, 2014
In apertura: Marinos Tsagkarakis, Paradise Inn. Sopra: Christo , The Floating Piers (Project for Lake Iseo, Italy), 2014

– Christo torna in Italia con 70.000 mq di tessuto arancione che consentiranno di camminare sulle acque e sponde del Lago d’Iseo per 3 km.

– Ambrosi | Etchegaray ripensa la vita all’interno di questa vecchia casa a Condessa, Città del Messico, creando ambienti che mimano i cortili originali pur mantenendo la privacy.

– La composizione di volumi monolitici in mattoni rossi del teatro-auditorium progettato da Álvaro Siza Vieira vicino a Barcellona crea una sorta di paesaggio architettonico, diverso su ogni fronte.
Álvaro Siza Vieira + Aresta + G.O.P., Auditorium Teatro di Llinars del Vallès, Llinars del Vallès, Barcellona, Spagna
Álvaro Siza Vieira + Aresta + G.O.P., Auditorium Teatro di Llinars del Vallès, Llinars del Vallès, Barcellona, Spagna

– Il progetto di Marinos Tsagarakis è un omaggio a tutti i paradisi perduti, in cui il turismo di massa ha trasformato la terra in merce, con architetture scadenti, tra il kitsch e il folkloristico, desolanti nei periodi di bassa stagione.

– Con un progetto di mix culturale, la designer israeliana Talia Mukmel combina materiali e motivi di antiche civiltà con tecnologie moderne: è forse il sorgere di una nuova cultura?

– Un’antica fabbrica di Murano, in disuso dagli anni Novanta, viene restituita alla città con un intervento che svuota gli interni industriali per trasformarli in residenze, intrecciando il tessuto urbano minuto dell’isola con quello della fabbrica.

– Due parallelepipedi in corten sopra una piazza in pietrisco di basalto riportano in vita il ricordo tragico dell’Olocausto, usando l’architettura per suscitare emozioni e riflessioni.

– L’artista Joseph Beuys, seduto nel suo studio rivestito di cuoio, è l’immagine iconica da cui sono partiti Claesson Koivisto Rune per questa collezione di tappeti in pelle.
Claesson Koivisto Rune, A Sense of Place
Claesson Koivisto Rune, A Sense of Place

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