Su questo aspetto si concentra l’installazione di Giacomo Raffaelli, che con i suoi filmati esplora il tentativo di immobilizzare perfettamente l’apparato di Virgo attraverso una struttura che in realtà è in perpetuo movimento.

Vi è anche un altro livello per il quale Virgo è intrinsecamente legato al suono. L’interferometro infatti sonda l’universo in uno spettro di frequenze coincidente con quello dell’orecchio umano. Tale casuale corrispondenza fa sì che un approccio uditivo sia alla base delle attività dei ricercatori; in particolare viene utilizzato per individuare e risolvere i disturbi agli strumenti di Virgo. L’audio di Blind Injections, pensato per essere diffuso all’interno della biblioteca dell’Osservatorio, è una rielaborazione della banca dati dei rumori identificati dall’interferometro, provenienti dal dipartimento che si occupa della diagnostica dei disturbi. L’artista ne ha ripreso l’organizzazione in forma di indice (nome, numero e famiglia del suono) per orchestrarli in un’unica composizione quadrifonica.