Nendo: Connel Coffee

Per il progetto di un nuovo caffè a Tokyo, Nendo ha dato vita a un interno che preserva e valorizza le peculiarità dello spazio originale creato da Kenzo Tange nel 1977.

Nendo ha ridisegnato l’interno di un bar situato al secondo piano del Sogetsu Kaikan a Minato Ward, Tokyo. Gli interni originali, ancora intatti da quando sono stati progettati da Kenzo Tange nel 1977, offrono anche alcuni punti di vista molto pittoreschi sull’Akasaka Estate, con il Memorial Park Korekiyo Takahashi e il giardino di pietra creato da Isamu Noguchi. Al fine di preservare queste caratteristiche, le pareti e i soffitti sono stati lasciati intatti, senza alcun nuovo dispositivo a parete; solo il pavimento e gli arredi sono stati ridisegnati.

Nendo Connel Coffee — Nendo: Connel Coffee, Tokyo. Photo Takumi Ota

La pavimentazione disegnata da Nendo è stata montata in modo da unificare lo spazio bipartito. I lati dei banconi sono stati rivestiti dello stesso materiale, mentre i giunti delle assi a pavimento sono tutti allineati con banconi e scale, a creare un ancora maggior senso di coerenza all’interno della stanza. Inoltre, i piani dei banconi sono stati finiti con un colore nero lucido che si riflette nella finitura a specchio grigia del soffitto. Nel salone, le Tulip Chair di Eero Saarinen sono state sistemate e riutilizzate, con una nuova finitura in vernice nera opaca. Sono stati reuperati anche i tavoli Tulip, completati con lo stesso materiale dello specchio a soffitto. Il risultato è un progetto d’interni che mette in evidenza le caratteristiche innate e i pregi dello spazio originale così com’era stato concepito. Il caffè sarà gestito da Nendo, e nasce in linea con le collaborazioni sempre crescenti dello studio con una grande varietà di persone.

Il nome Connel è un gioco di parole tra giapponese “Koneru”, che significa “impastare” o “plasmare”, come plasmare un pezzo di argilla. La parola “nendo” significa “argilla” in giapponese. Il logo del bar è stato progettato prendendo la “n” di Nendo e piegandola a formare due “c”. Allo stesso modo, le maniglie delle tazze del locale sono state piegate o “impastate” a mano, dando a ciascuna una forma unica. Inoltre, i cucchiaini sono stati progettati per stare in piedi da soli, e sono stati realizzati in stagno, in modo da ammorbidirsi gradualmente e cambiare forma con l’uso continuato.