Lisce, curve, piatte, monocrome, morbide: le superfici svelano frammenti del passato del progettista e costruiscono il suo futuro, dando forma a un intreccio di attribuzioni culturali ed esistenze incorporee.
Come scrive Hugo Von Hofmannsthal ne Il libro degli amici, “La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie”. Questa mostra ha esplorato le dimensioni che modellano la superficie nell’ambito dell’estetica e dei materiali.
Ogni designer ha presentato la propria interpretazione della superficie, rispettando queste prescrizioni: la superficie deve essere definita in una cornice di 20x20cm; questa superficie genera quindi il proprio oggetto; questo oggetto richiede un’utopia da parte del progettista. Si tratta quindi di una mostra che ha più a che fare con le possibilità future che con i processi del passato.
Poiché la superficie costituisce la membrana tra la realtà conoscibile, visiva e tattile e le profondità inconoscibili che scatenano interrogativi fantasiosi, ogni progetto trascende i suoi limiti fisici per suggerire il mondo ipotetico che lo circonda.
La Terrasse Vol 1: Surfaces
a cura di Erez Nevi Pana
grafica: Camille Bulteau Barreau
illustrazioni: Konrad Bialowas
La Terrasse
Gas Fabriek
Nachtegaallaan 15, Eindhoven