Max Rommel ha portato al MDFF un corto in cui architettura e cinema si intrecciano in un condominio di inizio Novecento, raccontato ad altezza di bambino.
Vincitore dello Short Film Award MDFF 2014, Max Rommel ha portato all’ultimo Milano Design Film Festival la vita di Antonio e Cristian, due bambini di 7 anni che vivono in un condominio modello di housing sociale del 1906, al civico 40 di via Solari.
Costruito secondo i criteri fondativi dell’opera architettonica della Società Umanitaria milanese, il cortile è un grande fazzoletto di cemento e prato, racchiuso nelle cinta di tre corti, dove ci si conosce tutti e dove Milano prende un altro volto.
Max Rommel, Non solo popcorn, Italia, 2015, 10'
Non solo popcorn ci mostra qualche interno, ma soprattutto un cortile dove si gioca, si ride, si partecipa gli uni delle cose di tutti. Si vive. Mentre serpeggia l’elettricità contagiosa trasmessa dai preparativi per la serata dedicata alla proiezione del film all’aperto – parte dell’iniziativa “Cinema nei Cortili” del Giambellino–Lorenteggio – per cui negli appartamenti si fa scoppiettare il mais, si preparano angurie e salamelle.
Il film racconta, ad altezza bambino, il cortile come luogo dello stare insieme, della convivialità. Racconta di uno spazio che oggi le grandi architetture non prevedono, di storie che intrecciano altre storie, di condomini in cui le porte sono aperte perchè Antonio e Cristian possano addormentarsi giocando di soppiatto con le marionette del burattinaio che abita al piano di sotto.
