Dior and I

Proiettato una sola volta prima del MDFF, il docufilm di Frédéric Tcheng svela i retroscena, le tensioni, la fatica del lavoro manuale che sono la base di una collezione d’alta moda.

<i>Dior and I</i>, regia Frédéric Tcheng
Nel 2012 la maison Dior acconsente ad aprire le sue porte a Frédéric Tcheng per permettergli di filmare la nascita della prima collezione del nuovo direttore creativo Raf Simons. Un passato da furniture designer, Simons ha appena terminato il suo incarico da Jil Sander ed è arrivato a colmare il vuoto lasciato da John Galliano, dopo il controverso licenziamento del 2011.
<i>Dior and I</i>, regia Frédéric Tcheng
Dior and I, regia Frédéric Tcheng
Per otto settimane – tanto è il tempo a disposizione – la troupe si installa nelle stanze della leggendaria maison parigina, scavando tra le pieghe dell’intimità dell’atelier di avenue Montaigne. Ne risulterà un racconto intimo e delicato, essenziale e sincero. Proiettato nelle sale una sola volta, il 3 giugno 2015, il docufilm, scelto dalla curatrice della sezione “Modarama” Maria Luisa Frisa, è quindi una piacevole sorpresa per il pubblico della terza edizione del Milano Design Film Festival.

 

In 90, veloci, minuti Tcheng mostra i retroscena, le tensioni, la fatica del lavoro manuale che sono la base di una collezione d’alta moda. C’è l’eredità della visione del grande couturier Christian Dior (morto improvvisamente nel 1957), che in 10 anni soltanto ha rivoluzionato il modo di vestire femminile, dando vita a un impero che gli sopravvive da ormai oltre mezzo secolo. C’è l’eccellenza della sartoria, le “petites mains” in grado di modellare il tessuto e di dare forma a un’idea con spilli, ago e filo. Ci sono, naturalmente, le intuizioni, le idee e lo stile del nuovo direttore creativo, che decide di iniziare la sua avventura recuperando i codici stilistici dei primi 5 anni dell’archivio Dior, ma sembra quasi fare un passo indietro nello scoprirsi fin troppo affine alla personalità del fondatore della maison, grande appassionato come lui d’arte contemporanea.

<i>Dior and I</i>, regia Frédéric Tcheng
Dior and I, regia Frédéric Tcheng
La pellicola culmina con la sfilata, il 5 luglio 2012, tra le stanze – gremite di addetti ai lavori – di un palazzo modernista di avenue Iéna, dalle pareti interamente ricoperte di fiori freschi per l’occasione. È la consacrazione del nuovo volto di Dior. Ma è anche la dimostrazione che un progetto è una faccenda corale. Ed è il risultato di un delicato connubio di cultura, precise competenze e reciproca fiducia tra designer, artigiani e industria. Nella moda, come nel design o nell’architettura.
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<i>Dior and I</i>, regia Frédéric Tcheng
Dior and I, regia Frédéric Tcheng

Dior and I
Regia: Frédéric Tcheng
Durata: 90 minuti
Francia, 2014

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