Il risultato finale è un mix tra l’esperienza didattico- teorica fatta precedentemente, quindi il tentativo di una ricomposizione fedele delle cappe esistenti, su cui ha però prevalso la voglia di giocare, divertirsi, sperimentare e stupire, guardando da una diversa angolazione gli oggetti della quotidianità, atteggiamento tipico dei più piccoli.
Nel caso specifico hanno dato vita a disegni completamente inediti, totalmente frutto della loro fantasia, in un processo che potrebbe essere definito di desemantizzazione dell’oggetto reale. Delle varie composizioni grafiche realizzate ed esposte poi durante la giornata, soltanto ad una è toccata la sorte di essere realmente costruita, attraverso il lavoro di assemblaggio dei vari componenti così come immaginati dai bambini. La realizzazione concreta e fedele di questo nuovo prototipo, da qui il titolo della giornata, è toccata all’artista Elisabetta Benassi.
La fase più entusiasmante è stata però quella pomeridiana, con i piccoli artisti impegnati a colorare liberamente la loro creazione che aveva preso forma.
L’artista, dopo aver seguito i bambini in ogni loro movimento afferma: “Non avevo mai fatto un’esperienza del genere, è bellissimo, è una sensazione di gioia e di libertà coinvolgente. Non ho mai voluto insegnare nella mia vita, appena laureata ho fatto qualche supplenza, ma non mi piaceva quel ruolo da dietro la cattedra, però mi è sempre piaciuto confrontarmi, provare a dare e a comunicare qualcosa del mio lavoro. Oggi è stata veramente un’esperienza particolare.
Sono sicura che i ragazzi porteranno con loro questa giornata. Subito non se ne renderanno conto, sono solo estremamente divertiti e contenti, ma un domani, in alcuni momenti della loro vita ricorderanno quello che hanno fatto oggi e sono sicura che per loro sarà utile”.