“Il lavoro di RUF affronta una delle questioni geopolitiche attuali più urgenti, come affrontare gli squilibri creati dalle grandi migrazioni di massa”, ha detto Emiliano Gandolfi, direttore del Premio. “Il loro lavoro esemplifica come l’architettura debba instaurare un dialogo con la comunità e l’ambiente, al fine di costruire strutture che rispondano alle loro mutevoli esigenze”.
La Cina sta subendo una migrazione senza precedenti dai villaggi rurali verso le città. Nel 1980, circa l’80 per cento di tutti i cinesi viveva nei villaggi. Oggi, più della metà della popolazione vive nelle città. Questa tendenza è destinata ad accelerare sotto un piano del governo per spostare altri 250 milioni di abitanti delle zone rurali verso le città entro il 2025. Di conseguenza, la Cina perde circa 300 villaggi ogni singolo giorno, secondo una ricerca condotta dalla Tianjin University.
Fino ad ora Rural Urban Framework ha lavorato in 18 villaggi rurali nelle aree cinesi che stanno per subire grandi trasformazioni. RUF lavora in maniera collaborativa e partecipativa con gli abitanti locali. Le scale dei progetti variano dai piccoli interventi, come la costruzione di ponti e di prototipi abitazioni, alla progettazione e pianificazione di interi villaggi.
RUF, che attualmente coinvolge quattro progettisti, tra cui i co-fondatori, vede la Cina come “un laboratorio ideale” per esplorare il futuro dell’architettura e del design. “In Cina e nel mondo, viviamo in un’epoca urbana, ma riteniamo che il corso del futuro si intrecci con il destino della campagna”, afferma John Lin.
