Gioielli in tavola

Il Museo del Gioiello di Vicenza ospita 150 gioielli realizzati con alimenti o che traggono la propria fonte di ispirazione dal cibo, realizzati da artisti orafi e designer emergenti.

Francesca Caccioppoli, Crystalized line, 2015
Curata da Livia Tenuta e Viola Vecchi, la mostra “Gioielli in tavola” porta al Museo del Gioiello di Vicenza 150 gioielli realizzati da importanti artisti orafi o da giovani designer emergenti con alimenti o che traggono la propria fonte di ispirazione dal cibo.
In questo percorso espositivo, il cibo incontra l’ornamento e dà vita a straordinari gioielli-cibo, accostamento decisamente insolito che capovolge i valori tradizionali del gioiello ed esplora universi mai considerati prima nel settore della gioielleria.
Alice Paravati, Pop Tiffany, 2015
In apertura: Francesca Caccioppoli, Crystalized line, 2015. La collana nasce dall’osservazione del processo di cristallizzazione dello zucchero attorno a una superficie. Lo zucchero colorato di nero si cristallizza attorno a due fili di ottone creando un netto contrasto. Sopra: Alice Paravati, Pop Tiffany, 2015. Dal tentativo di nobilitare il pop corn nasce Pop Tiffany, una collezione di gioielli che vede come protagonista il pop corn, ma in una versione colorata, romantica e inaspettata. In natura niente è in serie: non c’è un pop corn che scoppi in maniera uguale a un altro. In più, applicando a essi la tecnica ad acquerello, ed essendo impossibile calibrare la quantità di acqua usata, l’effetto ottenuto è sempre diverso. Una volta acquarellato, il pop corn si accartoccia su se stesso, modificando completamente la sua struttura. L’unione dei pop corn è il prodotto di un processo in parte razionale, in parte casuale
Le opere di designer come Gaetano Pesce e ivdesign.it (Francesca Braga Rosa e Ivano Vianello) partono dallo spunto del cibo come rappresentazione – gli spaghetti in resina di Pesce che diventano anelli o bracciali o gli ortaggi e i semi di ivdesign.it – mentre quelle di artisti orafi quali James Rivière, Annamaria Zanella e Barbara Uderzo mettono in scena rimandi poetici al cibo – la mela bucata di Rivière e il suo potente simbolismo, la collana Biancaneve di Zanella o Vinatica, realizzata con tappi di vino stappati in momenti felici – o paesaggi ironici – i Blob Rings della Uderzo sono delle incredibili tavole imbandite con tanto di pollo arrosto e macchinetta del caffè.
Segue una sezione di ornamenti commestibili realizzati da giovani designer emergenti con alimenti quotidiani insospettabili – sale, zucchero, pasta, riso – che esaltano la funzione primigenia del cibo come nutrimento. Il valore di questi gioielli non è certo nella materia che li costituisce quanto piuttosto nella struggente bellezza e nel coraggio progettuale con cui guardano avanti, prefigurando scenari innovativi per il gioiello ma anche per il cibo.

16 luglio – 28 agosto 2015
Gioielli in tavola
a cura di Livia Tenuta e Viola Vecchi
un progetto di Fiera di Vicenza
in partnership con il Comune di Vicenza
con il patrocinio di Expo Milano 2015
Museo del Gioiello
Basilica Palladiana
piazza dei Signori, Vicenza

Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio

Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.

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