Poetiche del dissenso

Nel Padiglione del Cile alla Biennale di Venezia 2015, Paz Errázuriz e Lotty Rosenfeld rappresentano il passaggio del paese dalla dittatura alla transizione democratica.

Lotty Rosenfeld, Pavilion of Chile Biennale di Venezia
Poéticas de la Disidencia / Poetics of Dissent mette insieme due artiste cilene, note a livello internazionale, Paz Errázuriz (n.1944) e Lotty Rosenfeld (n.1943) con la curatrice Nelly Richard (n.1948).
Le tre donne e attiviste, tutte della generazione che è emersa negli anni Settanta durante la dittatura militare di Augusto Pinochet, si uniscono per approfondire i temi della politica, del dominio e subordinazione, della rappresentanza, del potere, della cultura e della cittadinanza dal punto di vista del genere.
Poéticas de la Disidencia accoppia le pratiche creative di Paz Errázuriz, una fotografa di rilievo rinomata per i suoi ritratti onesti di persone che vivono ai margini della società cilena, e Lotty Rosenfeld, un’artista che usa performance e video, il cui nome è sinonimo di arte pubblica politica in America Latina. Curata da Nelly Richard, uno dei teorici della cultura più importanti che scrivono in America Latina oggi, la mostra offre una lettura incisiva sul passaggio del Paese dalla dittatura alla transizione democratica.
Lotty Rosenfeld, No, no fui feliz. Video Installation, Chile, 2015. Photo courtesy of the artist
Top and above: Lotty Rosenfeld, No, no fui feliz, video installation, Chile, 2015. Photo courtesy of the artist
Per la prima volta, il concept per il Padiglione del Cile presso la Biennale Arte di Venezia è stato selezionato in un concorso pubblico. Poéticas de la Disidencia è stato annunciato come la proposta vincente dal Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti del Cile (CNCA) e il Ministro della Cultura del Cile, Claudia Barattini, ha detto: “Siamo particolarmente orgogliosi perché il progetto selezionato presenta le donne il cui lavoro è fondamentale per capire la nostra scena artistica contemporanea e il contesto socio-politico del Cile”.
Lotty Rosenfeld, No, no fui feliz, video installation, Chile, 2015. Photo courtesy of the artist
Lotty Rosenfeld, No, no fui feliz, video installation, Chile, 2015. Photo courtesy of the artist
In seguito al violento colpo di stato, in cui il generale Augusto Pinochet rovesciò il governo di Salvador Allende nel 1973, parte della Biennale di Venezia del 1974 è stata dedicata al Cile in un gesto di solidarietà nei confronti del paese e contro il fascismo. In considerazione delle attuali turbolenze in tutto il mondo, Enwezor fa riferimento alla Biennale del 1974 come ispirazione curatoriale per la sua mostra Tutti i Futuri del Mondo.

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram