Best of #gioielli

Il design del gioiello parte dalla tradizione orafa per approdare in mondi innovativi, come i monili che producono energia assorbendo la pressione sanguigna, o poetici, come gli anelli fatti di polvere, l’incarnazione del nulla. Noi ne abbiamo scelti dieci, scopriteli qui.

– Urban Mining: la collezione di gioielli di Ashley Heather, presentata a Design Indaba, è realizzata recuperando argento e oro dai circuiti elettronici in una piccola raffineria in Sud Africa.

– Zaha Hadid, Silene: Zaha Hadid ha disegnato il bracciale in oro Silene in collaborazione con House of Aziz & Walid Mouzannar, una storica gioielleria libanese.

– Neclumi: sviluppata da panGenerator, Neclumi è una collana interattiva “proiettata”. È un accessorio wearable considerato più come gioiello che come mero gadget.

– Energy Addicts: con la collezione Energy Addicts Naomi Kizhner riflette su cosa saremo disposti a fare per “nutrire” la nostra dipendenza dall’energia elettrica in un mondo di risorse in declino.

– Ágústa Sveinsdóttir, Dust: Ágústa Sveinsdóttir ha progettato Dust, una collezione di gioielli che permette a chi la indossa di sperimentare i temi della trasformazione e della disgregazione.

– Nendo, single-stroke: Nendo ha progettato la collezione di gioielli Single-stroke: sette modelli di collane e cinque orecchini disegnati con una catena in oro a dieci carati.

– Giorgio Bonaguro, bracciali: con Personal Code e Liason Bonaguro ricerca un linguaggio estetico che dialoghi con artigianalità e tradizione.

– Banconote gioiello: con la collezione Money Makes The World Go Round Tine De Ruysser critica il valore che attribuiamo all’oro e al denaro.

– ID jewellery: “Se sai di essere guardato in ogni caso, perché non fare in modo di attirare l’attenzione?”

– Eye Jewellery: il designer olandese olandese Eric Klarenbeek trasforma in monile una lente a contatto.
 

In apertura: Ashley Heather, Urban Mining