Lo stile è quello della metafora caricaturale, del paradosso e dell’umorismo, per trattare in modo originale e accattivante uno degli argomenti più importanti di Expo Milano 2015.
Zim&Zou, il duo creativo di origine francese composto da Lucie Thomas e Thibault Zimmermann, illustra in ciascuna delle 6 vetrine un preciso modus operandi della moderna industria alimentare, creando un coloratissimo universo di carta, fatto interamente a mano. Due vetrine sono invece destinate al video di making of che mostra gli artisti impegnati nella creazione dell’installazione.
Galleria
Zim&Zou, Edible Monsters. Medicine sì, ma senza esagerare! Un pesce dai tratti decisamente insoliti, con una
decina di occhi e troppe pinne, si sta cibando di
pastiglie dalle dimensioni smisurate, che cadono
lentamente sul fondo del suo stagno. Una metafora
visiva per dire che l’uso eccessivo di medicine,
invece di aiutare la salute, sviluppa resistenza
agli antibiotici e provoca malformazioni
Zim&Zou, Edible Monsters. Galline (non) in fuga: un insieme di gabbie compongono un allevamento
in batteria. Gli abitanti di questo inquietante
resort sono dei polli dai tratti umani. Non conducono
un’esistenza molto brillante: non distinguono
il giorno dalla notte e non riescono mai a spiegare
completamente le ali. Impossibile non farsi
della domane davanti a queste piccole creature
dalle sembianze così umane
Zim&Zou, Edible Monsters. Ma cosa mangiamo? Una stampante 3D stampa un cupcake utilizzando
un inchiostro definito alimentare. Il dolcetto
prende forma lentamente e dà vita a uno strano
personaggio, ponendo il problema della sua
commestibilità. Questa vetrina è chiaramente un
invito a riflettere sui componenti chimici dell’industria
alimentare
Zim&Zou, Edible Monsters. Meglio non scherzare con la genetica: un laboratorio fatto di fiale e provette dall’aria sinistra genera un coniglio con orecchie multiple, vittima di un eccesso di scienza. È un clone e
come tale inquieta per la mancanza di conoscenza
e controllo che abbiamo sulla manipolazione
genetica
Zim&Zou, Edible Monsters. Giganti cattivi: un campo di granoturco accoglie una pannocchia
di dimensioni abnormi, un mostro che cerca
di divorare le spighe che la circondano. Questa
crescita sproporzionata simboleggia l’utilizzo di
organismi geneticamente modifi cati e pone l’accento
sui gravi problemi di salute per le persone
che li consumano
fino al 10 maggio 2015
Zim&Zou
Edible Monsters
la Rinascente
piazza Duomo, Milano
