

Michelangelo ha modellato questa sofferente figura con una curva tracciata nel marmo che appartiene a tutte le epoche dell’arte, dal Rinascimento all’Espressionismo. L’allestimento è essenziale e la sala rimane vuota se non per la presenza di quattro volumi ad altezza degradante: tre panche in rovere e una vetrina contenente una breve storia della Pietà.
Sulla parete opposta all’ingresso una quinta nasconde la Porta di Santo Spirito, accogliendo la maschera funeraria e una medaglia di Michelangelo, realizzate rispettivamente da Daniele da Volterra e Leone Leoni. Il pavimento in assito di rovere dona all’ambiente calore e produce un contrasto materico che valorizza il bianco del marmo, il piano è rialzato e permette di allocare gli impianti nell’intercapedine della pedana.

Per salvaguardare il capolavoro dalle vibrazioni della metropolitana e da eventuali scosse sismiche è stata costruita un'avanzatissima pedana in lastre di metallo di forte spessore che garantisce l’assorbimento di ogni movimento e ondulazione.
L’illuminazione della statua, appositamente realizzata da Artemide, è studiata per evitare le ombre, mentre all’interno della sala si diffonde una luce quanto più possibile naturale che valorizza gli affreschi senza entrare in contrasto con la centralità della Pietà. I corpi illuminanti sono allocati su paline appositamente progettate e utilizzate anche per alloggiare i vari sistemi tecnologici. Insomma, in questa sala resa stupenda da un attentissimo restauro, si recupera un pezzo della storia del Castello Sforzesco e si valorizza la presenza della Pietà Rondanini a Milano in uno spazio tutto suo.” Michele De Lucchi

Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti per quasi tre anni fra istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dal Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) e al Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria.
Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico e di rinnovamento museografico.

dal 2 maggio 2015
inaugurazione h.14.00–23.00
Museo della Pietà Rondanini_Michelangelo
allestimento di Michele De Lucchi
Castello Sforzesco
Cortile delle Armi, Milano

Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio
Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.