Such Claims on Territory

Nell’ambito del progetto Radical Hospitality, ar/ge kunst e Lungomare hanno invitato l’artista turco Can Altay a confrontarsi e interpretare le questioni legate all’ospitalità.

ar/ge kunst e Lungomare curano assieme il progetto di residenza a lungo termine “Radical Hospitality e invitano l’artista Can Altay a confrontarsi e interpretare le questioni legate all’ospitalità che, in questo contesto, descrive uno spazio sociale inteso come condizione temporanea e come rapporto che definisce al suo interno dinamiche di potere.

Il progetto di Can Altay a Bolzano inizia con una mostra che segna la prima parte di un esperimento sulla produzione e sulla presentazione del lavoro artistico e fa seguito alle impressioni del residente dopo i suoi primi due periodi di permanenza in regione.

Il lavoro di Altay, che inizia con indizi piuttosto che con evidenze, prende a soggetto il Virgolo, la montagna nelle immediate vicinanze del centro storico di Bolzano. Attraverso racconti e storie di rivendicazione territoriale (territorial claim) Altay riunisce impressioni aperte e riflessioni su aneddoti poco conosciuti, come quello delle persone che abitarono l’ancora incompiuta galleria del Virgolo durante e dopo la seconda guerra mondiale.

Con un interesse particolare per la tematica dell’insediamento e delle infrastrutture spaziali, questi primi frammenti fanno eco alla cornice più ampia della residenza di Altay, quella dell’ospitalità radicale, dove l’artista diventa assieme colui che invita ed è invitato.