Best of #fashion

Mondo estremamente ricettivo, quello della moda si ibrida con l’architettura, la tecnologia e l’arte per farsi portavoce della contemporaneità. Noi proviamo a raccontarvelo in 15 progetti.

Jule Waibel, Raised
È difficile confinare la moda in un ambito ristretto: il suo è un mondo intrusivo, fatto di contaminazioni con la tecnologia, la scienza, l’arte, ma anche la politica e la storia contemporanea. In occasione di “Bellissima” – una mostra al MAXXI sulla moda italiana dal 1945-1968 allestita da M. Giuseppina Grasso Cannizzo, con abiti, accessori e gioielli in dialogo con opere d’arte – abbiamo scelto 15 progetti “ibridi” per provare a raccontare questo mondo.


Jule Waibel, Raised: la fashion designer tedesca Jule Waibel è l’autrice di Raised, una collezione di abiti in tessuto nata dal progetto di vestiti in carta piegata Entfaltung.

Freitag, F-abric: materiali altamente resistenti, prodotti in Europa, ricavati da piante utili europee e totalmente compostabili: sono gli ingredienti della nuova fibra tessile proposta da Freitag.

Vacuum Forming Shoe: la designer israeliana Lou Moria ha creato un paio di scarpe utilizzando la tecnologia della formatura sotto vuoto: economiche, facili da realizzare e completamente riciclabili.

Un abito per la Luna: la ricerca progettuale al centro della collezione Wanderers di Neri Oxman si trova all’incrocio tra la stampa 3D multi-materica e la biologia sintetica.

Abito cinematico: il MoMA ha acquisito per la sua collezione permanente il Kinematics Dress sviluppato da Nervous System, insieme al sistema di stampa 4D che ne ha permesso la creazione.

Nendo, Envelope: Nendo ha progettato per Tod’s un modello di scarpa maschile da barca che unisce pelle e camoscio, visivamente collegati dal particolare applicato su un lato.

Kofta, Platonic Solids: per la sua collezione Platonic Solids lo stilista ucraino Konstantin Kofta gioca con le cinque forme tridimensionali perfette della tavola periodica degli elementi.

Super Bag: la giovane francese Pauline Deltour ha disegnato la prima borsa di Discipline, realizzata in collaborazione con FPM – Fabbrica Pelletterie Milano.

Guerrieri della pioggia: affascinata dal comportamento delle persone sotto la pioggia, Anne van Galen presenta con un testo poetico e otto grandi fotografie la sua collezione Warriors of downpour city.

Bastardisation: Daniel González ha presentato al Salone del Mobile di Milano Bastardisation, la sua collezione di scarpe-scultura.

Movimento magnetico: esaminando a fondo la rappresentazione delle forze dinamiche di attrazione e repulsione, Iris van Herpen fonde natura e tecnologia nella sua collezione di abiti Magnetic Motion.

Lesia Trubat, E-Traces: Lesia Trubat ha progettato un paio di tecnologiche scarpe da danza che permette ai ballerini di trasformare i loro movimenti in immagini digitali grazie a un’applicazione mobile.

Don’t Run Beta: Don’t Run – Beta è una linea di produzione pilota avviata da Eugenia Morpurgo e Juan Montero. Si tratta di un sistema sperimentale incentrato sulla possibilità di creare una linea di produzione e progettazione di calzature, trasparente, aperta e collaborativa.

Shoes For Lovers: con “12 Shoes For 12 Lovers” Sebastian Errazuriz ha presentato 12 scarpe-scultura, ciascuna ispirata a una ex fidanzata o amante.

Fondue Slipper: il designer giapponese Satsuki Ohata ha presentato al Salone Satellite 2014 Fondue Slipper, un nuovo concetto di calzatura modellata sulla forma del piede.

In apertura: Jule Waibel, Raised

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